La Svizzera si presenta a questo Mondiale col vantaggio di non avere alcuna pressione, dato che i propri risultati in questa competizione sono stati tradizionalmente scadenti. La nazionale elvetica arriva in Russia dopo la qualificazione ottenuta ai play-off contro l'Irlanda del Nord, arresasi solamente al gol siglato da Ricardo Rodriguez su rigore nel match di andata. Una doppia sfida a cui la Svizzera ha avuto accesso dopo il 2° posto conquistato nel girone di qualificazione con 27 punti. Dietro solamente al Portogallo, che si giocherà la vittoria del Mondiale, insieme al Brasile, pescato nel girone E insieme alla nazionale elvetica, alla Costa Rica ed alla Serbia. Un raggruppamento che di per sè non sembra impossibile per gli uomini di Petkovic, che punteranno ad arrivare davanti alla Serbia per conquistare quel 2° posto che garantirebbe loro l'accesso agli Ottavi di Finale.
Un turno che gli svizzeri hanno raggiunto pochissime volte nella loro storia, infatti il massimo risultato agguantato dalla nazionale elvetica ad un Mondiale è il Quarto di Finale, disputato nel 1934, 1938 e 1954. Il primo si realizzò grazie al bomber Kielholz, il quale segnò una doppietta nella vittoria per 3-2 sull'Olanda e segnò anche nella sconfitta per 3-2 con la Cecoslovacchia. Stessa sorte quattro anni dopo quando la Svizzera affrontò la Germania. Dopo il pareggio di Abegglen al 43', la partita terminò 1-1 anche ai supplementari: non essendo previsti i rigori, al tempo, il match fu rigiocato e la Svizzera si impose per 4-2 con reti di Walaschek, Bickel e doppietta di Abegglen. La corsa si interruppe contro l'Ungheria che vinse ai quarti per 2-0.
Nel 1950 la Svizzera non superò il primo turno. Capitata nel girone col Brasile padrone di casa, Jugoslavia e Messico, fu battuta dai balcanici che si imposero per 3-0. Nonostante poi la squadra svizzera riuscisse ad impattare 2-2 col Brasile ed a vincere 2-1 col Messico, furono i sudamericani a passare il girone. Nel 1954 la Svizzera si ritrovò già qualificata essendo paese ospitante. Gli elvetici capitarono nel girone con Inghilterra, Belgio ed Italia, con gli svizzeri che persero con i britannici ma s'imposero per ben due volte sulla formazione azzurra: una prima volta in una gara normale (2-1) ed una seconda volta nello spareggio per il passaggio del turno, con un secco 4-1. Ai quarti di finale però incontrò la vicina Austria in una partita che diede ragione agli ospiti, che vinsero con il roboante risultato di 7-5.
Successivamente la Svizzera non riuscì a qualificarsi per il Mondiale del 1958, ma direttamente per i due successivi, ovvero quelli del 1962 e del 1966, con gli elvetici che però non fecero bella figura, in quanto non solo non superarono il primo turno, ma conclusero tale competizione senza fare neanche un punto. Da qui cominciò un lungo declino della nazionale elvetica, che dal 1970 al 1990 non raggiunse alcuna qualificazione iridata. La rinascita partì dal 1994, dopo che nel 1990 la Svizzera non approdò alla fase finale. Nel Mondiale in U.S.A. gli elvetici ci arrivarono dopo aver terminato il girone di qualificazione al 2° posto dietro l'Italia e davanti a Portogallo e Scozia. In quella occasione gli svizzeri conquistarono 3 punti su 4 contro l'Italia, pareggiando in trasferta per 2-2 dopo essere stati in vantaggio per 2-0 e vincendo in casa per 1-0. Al Mondiale la Svizzera finì nel girone con i padroni di casa, la Colombia e la Romania. Un raggruppamento non semplice, ma che gli elvetici riuscirono a superare grazie a questi risultati: pareggio con gli U.S.A. per 1-1 e vittoria contro la Romania per 4-1, per ottenere poi una sconfitta indolore con la Colombia per 2-0. Agli ottavi la Svizzera beccò la Spagna, che regolò la formazione elvetica con un perentorio 3-0.
Successivamente ad esso la Svizzera non riuscì a qualificarsi per il Mondiale del 1998 in Francia, così come per quello del 2002 in Corea e Giappone. La Svizzera tornerà a partecipare a tale manifestazione solamente nel 2006, un'edizione che gli elvetici riusciranno ad agguantare dopo aver superato nel girone di qualificazione Francia ed Irlanda. In particolare i britannici si rammaricarono del mancato accesso al Mondiale dopo aver comandato un girone abbastanza combattuto, conclusosi con lo scontro diretto tra gli irlandesi e gli svizzeri a Basilea. La Svizzera riuscì ad avere la meglio con il risultato di 2-0, che la proiettò ai play-off contro la Turchia. Nella partita di andata gli svizzeri ebbero vita facile, infatti a Berna la partita si concluse 2-0, ma al ritorno la musica fu completamente diversa: gli svizzeri persero 4-2, ma grazie ai gol realizzati in trasferta si qualificarono per il Mondiale. Il sorteggio inserisce la squadra elvetica con Francia, Togo e Corea del Sud. Nella prima partita la Svizzera pareggia 0-0 con i transalpini, mentre nella seconda sconfigge per 2-0 il Togo. Il terzo incontro, ovvero quello contro la Corea del Sud, termina con il risultato di 2-0 in favore degli elvetici, che così si qualificano per gli ottavi dove incontrano l'Ucraina. La sfida con i gialloblu si palesa particolarmente dura ed equilibrata, infatti l'incontro si trascina fino ai supplementari sul punteggio di 0-0. Nell'extratime il punteggio non muta ed allora si va ai rigori, dove l'Ucraina predomina realizzando 3 rigori a discapito dei tre sbagliati dalla Svizzera, che così viene eliminata dal Mondiale senza aver mai subito un gol.
A questo punto la Federazione per dare una sterzata al proprio progetto tecnico decide di adoperare un cambio in panchina, dove Ottmar Hitzfeld subentra a Kobi Kuhn, in carica dal 2001. L'esordio dell'allenatore tedesco avviene nel girone di qualificazione al Mondiale 2010, dove la Svizzera si ritrova a dover affrontare Grecia, Israele, Moldavia, Lettonia e Lussemburgo. Dopo un pareggio in terra israeliana, suscita clamore l'incredibile sconfitta per 2-1 in casa ad opera del Lussemburgo, che entra così nella storia del calcio. Ciononostante i rossocrociati vincono il girone e volano in Sudafrica. La prima partita del girone, disputatasi contro la Spagna Campione d'Europa, termina con una storica vittoria per 1-0, con gol di Gelson Fernandes. Un successo incredibile, che va a bilanciare quanto appunto accadde contro il Lussemburgo. Inoltre la Svizzera non aveva mai battuto la Spagna nei gironi di qualificazione, quindi per questo tale vittoria acquisì ancora più valore. La storia del calcio elvetico però doveva ancora essere scritta, infatti al 24' del secondo tempo del secondo incontro mondiale contro il Cile la nazionale elvetica batte il record di imbattibilità della porta al Mondiale precedentemente detenuto dall'Italia (550 minuti). Otto minuti più tardi Mark Gonzalez segna la rete del vantaggio cilendo, fissando il nuovo record elvetico a 558 minuti. La sconfitta con il Cile obbliga gli elvetici alla vittoria contro l'Honduras, ma la partita termina a reti bianche. La Svizzera viene così eliminata al primo turno, ma con l'onore di aver battuto i futuri campioni del mondo.
Nel 2014 la Svizzera si qualifica al Mondiale vincendo il girone di qualificazione con Norvegia, Slovenia, Albania, Cipro ed Islanda. Nel Febbraio dello stesso anno la Svizzera raggiunge la sesta posizione nel Ranking FIFA, centrando il miglior risultato dell'ultimo ventennio. Sorteggiata nel Gruppo E con Francia, Ecuador ed Honduras, la squadra arriva 2a con due vittorie su tre: negli ottavi di finale affronta l'Argentina, cui cede a due minuti dal termine dei supplementari per la rete di Angel Di Maria. Arriviamo così ai giorni nostri con la Svizzera che si qualifica per il Mondiale 2018 dopo aver superato il proprio girone di qualificazione da 2a classificata.
Un piazzamento grazie ad una serie di risultati conseguiti a partire dalla prima giornata contro il Portogallo, sconfitto per 2-0 grazie alle reti di Embolo e Mehmedi. Un successo successivamente avvalorato dalla vittoria per 3-2 in trasferta sull'Ungheria: Seferovic porta in vantaggio gli elvetici al 51', ma Szalai due minuti più tardi pareggia; al 67' Rodriguez riporta avanti i rossocrociati, che vengono nuovamente raggiunti sul pari da Szalai; nel finale Stocker realizza il gol che regala tre importantissimi punti agli svizzeri. La corsa degli elvetici però non si ferma qui, perchè alla terza giornata la Svizzera batte anche Andorra con il risultato di 2-1: Schar su rigore apre le marcature, poi Mehmedi raddoppia; nel finale l'inutile gol degli avversari segnato da Martinez.
Alla quarta giornata la Svizzera asfalta le Far Oer grazie ai gol di Derdiyok e Lichtsteiner, i quali consentono ai propri connazionali di festeggiare la quarta vittoria consecutiva. Un numero destinato a crescere dato che al quinto turno la Svizzera batte anche la Lettonia di misura: Drmic decide l'incontro al 66'. Un'ondata di risultati positivi che non si ferma neanche alla 6a giornata quando la Svizzera ribatte le Far Oer grazie ai gol di Xhaka e Shaqiri. Non è ancora finita perchè nel turno successivo la Svizzera supera nuovamente Andorra con il risultato di 3-0: Seferovic (doppietta) e Lichtsteiner gli autori delle reti.
Sette vittorie consecutive che diventano otto con il successo maturato in trasferta contro la Lettonia: Seferovic, Dzemaili e Rodriguez su rigore permettono agli elvetici di issarsi sempre più su in testa alla classifica. Una vetta salvaguardata anche alla penultima giornata contro l'Ungheria, asfaltata col punteggio di 5-2: Xhaka, Frei e Zuber (doppietta) mettono subito in discesa la partita in favore dei rossocrociati, che poi subiscono il gol ungherese realizzato da Guzmics; una rete immediatamente resa vana da Lichtsteiner, al quale risponde nel finale Ugrai. Un andamento praticamente perfetto quello degli svizzeri, che s'interrompe proprio sul più bello, ovvero all'ultima giornata nello scontro diretto per l'accesso diretto al Mondiale contro il Portogallo: i lusitani vincono dinanzi ai propri tifosi grazie all'autogol di Djourou ed al gol di Andrè Silva. Una vittoria che proietta gli elvetici al 2° posto e quindi a disputare i play-off contro l'Irlanda del Nord, che si arrende al gol realizzato su rigore al 58' della sfida d'andata da Rodriguez.
Una rete che permette agli elvetici di qualificarsi per il Mondiale, nel quale dovranno affrontare Brasile (17/6 ore 20), Serbia (22/6 ore 20) e Costa Rica (27/6 ore 20). Realisticamente le ambizioni degli elvetici non possono andare oltre il 2° posto, considerando anche un valore della rosa decisamente inferiore a quello dei sudamericani, ma almeno paritario a quello dei serbi. Una forza che andrà dimostrata sul campo, come fatto durante il girone di qualificazione. Proprio per questo Petkovic presumibilmente confermerà gli stessi uomini visti nelle ultime dodici partite ufficiali, così schierati (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schar, Akanji, Rodriguez; Xhaka, Zakaria; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic.
Da questa formazione si può notare come manchino stelle dall'assoluto valore, ma se ne volessimo identificare una, questa sarebbe sicuramente Xherdan Shaqiri, l'uomo al quale Petkovic affiderà le chiavi della squadra. Colui che avrà la responsabilità di trascinare tutta la nazionale elvetica verso traguardi più ambiziosi. Da un punto di vista tecnico-tattico Shaqiri non si discute, in quanto la sua carriera parla per lui. Il suo mancino è un incubo continuo per le difese avversarie, soprattutto quando ha la possibilità di partire dalla sua fascia di competenza, ovvero la destra per accentrarsi e tirare in porta o servire assist per i compagni. In questo senso sarà fondamentale il lavoro di tutta la squadra, non a caso l'elemento principe di questa nazionale. Ciò che l'ha portata ad inanellare 9 vittorie consecutive nel girone di qualificazione è proprio l'organizzazione tattica sia a livello offensivo che difensivo, che Petkovic ha dato ai suoi. Una disciplina tattica commisurata anche alla grinta ed alla determinazione che gli svizzeri dovranno avere per sperare nel passaggio del turno. In particolar modo in fase di recupero palla, con Dzemaili e Xhaka, maestri in questo fondamentale. Non solo perchè i due giocatori appena citati dovranno anche dare quel qualcosa in più in termini tecnici e realizzativi. In particolar modo il centrocampista dell'Arsenal dovrà occuparsi dell'impostazione della manovra da dietro, ma nello stesso tempo dovrà stare attento nel fare da schermo alla sua difesa, in modo da non lasciare completamente soli i due difensori centrali. Sugli esterni saranno fondamentali le spinte offensive di Lichtsteiner e Rodriguez, così come saranno altrettanto importanti gli inserimenti senza palla di Dzemaili. Il centrocampista del Bologna è chiamato anche a dare imprevedibilità alla manovra supportando nell'azione d'attacco Shaqiri e tentando anche nell'occasione il tiro da lontano. Infine c'è da rimarcare la presenza a centro area di un vero e proprio ariete, come Haris Seferovic, abile sia nel fare gioco di sponda, così come nell'attaccare la profondità e farsi trovar pronto in area di rigore sui cross provenienti dalle fasce o sugli assist servitogli da Shaqiri.
Un complesso di squadra quindi, che se si muove all'unisono può realmente mettere in difficoltà chiunque, annullando qualsiasi divario tecnico. Dimostrazione si è avuta nel girone di qualificazione che qui rappresentiamo:
Svizzera - Portogallo 2-0
23' Embolo 30' Mehmedi
Ungheria - Svizzera 2-3
51' Seferovic (S) 53' Szalai (U) 67' Rodriguez (S) 71' Szalai (U) 89' Stocker (S)
Andorra - Svizzera 1-2
19' Schar [r.] (S) 77' Mehmedi (S) 91' Martinez (A)
Svizzera - Far Oer 2-0
27' Derdiyok 83' Lichtsteiner
Svizzera - Lettonia 1-0
66' Drmic
Far Oer - Svizzera 0-2
36' Xhaka 59' Shaqiri
Svizzera - Andorra 3-0
43' Seferovic 63' Seferovic 67' Lichtsteiner
Lettonia - Svizzera 0-3
9' Seferovic 55' Dzemaili 58' Rodriguez [r.]
Svizzera - Ungheria 5-2
18' Xhaka (S) 20' Frei (S) 43' Zuber (S) 49' Zuber (S) 60' Guzmics (U) 83' Lichtsteiner (S) 89' Ugrai (U)
Portogallo - Svizzera 2-0
41' Djourou [aut.] 57' Silva
Risultati che hanno proiettato la Svizzera ai play-off, contro l'Irlanda del Nord, terminati in questo modo:
Irlanda del Nord - Svizzera 0-1
58' Rodriguez [r.]
Svizzera - Irlanda del Nord 0-0
Punteggi che hanno permesso agli elvetici di arrivare al Mondiale, dove la squadra svizzera non è sicuramente tra le favorite, ma col suo ruolo di outsider punta a raggiungere il miglior risultato possibile. Gli auspici ci sono, ora la parola passa al campo. Calcio d'inizio il 17/6 alle 20.