A caccia di una nuova impresa. Pronti a sorprendere ancora, contro tutti i pronostici. L'Islanda si appresta a vivere questa estate in Russia la prima apparizione ad un Mondiale di calcio. La Cenerentola del lotto - assieme a Panama - è pronta, dopo una cavalcata trionfale nel raggruppamento di qualificazione con Croazia, Ucraina e Turchia, a mettere in mostra le proprie peculiarità anche nella kermesse intercontinentale che prenderà il via tra poco più di un mese. Programmazione e dedizione alla base della crescita esponenziale del prodotto calcio nell'isola islandese, la quale prima dell'exploit francese mai si era affacciata con consapevolezza e autorevolezza alle competizioni internazionali calcistiche.
Cardini e principi che si fondono indissolubilmente con lo spirito ed il carattere battagliero di una squadra che fa dell'organizzazione e della quadra il suo grido di battaglia. Non potrebbe essere altrimenti viste le scarse qualità individuali, le quali sono tutte concentrate negli uomini d'attacco. Molta più lotta che governo nella rosa a disposizione di Hallgrimsson, che ha portato avanti il progetto Lagerback conducendo l'Islanda al risultato più prestigioso di sempre. L'apice di una curva che sembra essere destinata a crescere ancora, spinta da una spensieratezza e da una leggerezza d'animo coinvolgente di un popolo che dopo aver conquistato la Francia rischia di fare lo stesso anche nella fredda Russia.
La rosa
Un progetto, quello tattico di Hallgrimsson, che poggia sulle solide basi costruite in precedenza dal suo predecessore Lagerback, condottiero della campagna francese degli islandesi. Il 4-2-3-1 mascherato in 4-4-2 in fase difensiva si affida quasi esclusivamente al talento offensivo di Gilfy Sigurdsson, convocato e punto fermo dell'undici nonostante sia fermo ai box da marzo per infortunio. Il trequartista dell'Everton viene spesso spalleggiato da Bjarnason - ex Pescara - Gudmundsson, mentre davanti in caso di unica punta il ballottaggio è tra Bodvarsson e Finnbogason. Immancabile in mediana la grinta ed il carattere del vero condottiero dell'Islanda, capitan Gunnarsson, mentre al suo fianco - anche in base alle esigenze tattiche della partita - l'Udinese Hallfredsson rappresenta una validissima ed esperta alternativa.
In difesa, davanti ad Halldorsson, non impeccabile ma comunque affidabile, il punto forte sono rappresentati dalla quadra e dall'organizzazione, le quali hanno permesso agli islandesi nelle ultime tre gare del girone di qualificazione - contro Ucraina, Turchia e Kosovo - di non subire nemmeno una rete. Davanti all'estremo difensore i terzini sono - quasi sempre - Saevarsson e Magnusson, mentre il perno centrale è rappresentato da Sigurdsson del Rostov, accanto al quale si alternano Arnason e Ingason.
I 23 convocati
Portieri: Hannes Pór Halldórsson (Randers), Frederik Schram (Roskilde) e Rúnar Alex Rúnarsson (Nordsjaelland);
Difensori: Ari Freyr Skúlason (Lokeren), Hördur B. Magnússon (Bristol City), Hólmar Örn Eyjólfsson (Levski Sofia), Kári Árnason (Aberdeen – Scozia), Sverrir Ingi Ingason (Rostov), Ragnar Sigurdsson (Rostov), Samúel K. Fridjónsson (Valerenga) e Birkir Már Saevarsson (Valur – Islandia);
Centrocampisti: Jóhann Berg Gudmundsson (Burnley), Arnór Ingvi Traustason (Mälmo), Aron Einar Gunnarsson (Cardiff City), Ólafur Ingi Skúlason (Karabukspor), Gylfi Sigurdsson (Everton), Emil Hallfredsson (Udinese) e Birkir Bjarnason (Aston Villa);
Attaccanti: Rúrik Gíslason (Sandhausen), Björn B. Sigurdarson (Rostov), Albert Gudmundsson (PSV), Alfred Finnbogason (Augsburg) e Jón Dadi Bödvarsson (Reading).
Il raggruppamento
Vita sicuramente difficile quella per l'Islanda, inserita nel gruppo D - probabilmente quello più difficile ed equilibrato - con Argentina, la quale è chiamata a fare percorso di testa, Croazia e Nigeria. L'esordio contro l'Albiceleste sarà chiaramente difficile, ma con tutti i favori del pronostico - e conseguente pressione - rivolti verso Messi e compagni, il compito degli islandesi potrebbe risultare molto più avvezzo ad eventuali sorprese. Molto più decisiva la seconda sfida, quella alla Nigeria, la quale verosimilmente decreterà chi tra le due contendenti dovrà giocarsi un posto agli ottavi con la Croazia di Perisic e Rakitic. Impresa ardua ma non impossibile per l'Islanda.