Una semifinale emozionante e di altissimo livello quella giocata da Real Madrid e Bayern Monaco, ed alla fine ad andare in finale per la sedicesima volta sono gli uomini di Zidane. Una gara incredibile, giocata ad altissima intensità e che ha dato spettacolo a tutti gli appassionati di calcio.
Un Bayern nei primi minuti in vantaggio, ma che poi all'inizio del secondo tempo si è visto sotto di un gol a causa di un errore grossolano di Tolisso; Rodriguez ha trovato il pareggio, ma non è bastato a portare la sua squadra in finale. Ancora una volta, il cinismo e la grinta dei blancos si sono dimostrati letali per la controparte, che si è dovuta arrendere alla grandezza di questo immenso Real, finalista di Champions. Di seguito la cronaca del match.
Per quanto riguarda le formazioni, Zinedine Zidane ha optato per un 4-3-1-2. Il portiere è Handanovic, con Lucas Vasquez al posto di Carvajal fermato da un problema ai flessori e Marcelo, con Varane e Ramos nel mezzo. Cabina di regia affidata con sorpresa a Kovacic a causa dell'esclusione di Casemiro per atteggiamenti non graditi dalla società madrilena, croato supportato dalle due mezzali Modric e Kroos. Asensio sulla trequarti supporta le due punte Benzema e Ronaldo. Jupp Heynckes opta, invece, per un 4-2-3-1. In porta Ulreich e la retroguardia composta da Kimmich, Sule, Hummels e Alaba. Avanti la difesa, giocano Thiago e Tolisso. Sulla trequarti, a supporto dell'unica punta Lewandowski, ci sono Muller, Rodriguez e Ribery.
La gara inizia a ritmi alti, con le due squadre che non hanno paura di scoprirsi, in particolare il Bayern Monaco che deve per forza ribaltare il risultato dell'andata. I bavaresi utilizzano molto le corsie laterali ed è proprio dalla corsia di destra che, al minuto 3, arriva il gol dei tedeschi siglato da Kimmich. Lewandowski allarga sulla destra per Muller che mette una palla insidiosa nel mezzo, Ramos non spazza perfettamente, la sfera si ritrova sui piedi di Kimmich che non ha problemi a metterla dentro, portando in vantaggio la propria squadra.
Ma sappiamo che i blancos di Zidane non si deconcetrano mai, continuando a far girare palla da destra a sinistra con una facilità impressionante, e al minuto 10 il solito Marcelo pennella un cross al bacio sul secondo palo per Benzema che sfrutta l'impreciso posizionamento di Alaba e insacca il gol del pari. Gara che assume un carattere di sostanziale equilibrio tra le due squadre, con gli uomini di Zidane che giocano di contropiede grazie alla rapidità dei propri esterni, in particolare sulla sinistra dove Marcelo trova sempre la superiorità numerica per fare male alla retroguardia bavarese, come al minuto 28, quando Asensio gestisce la transizione e serve Ronaldo che serve la sovrapposizione del terzino brasiliano che perde il momento della scelta non arrivando né al tiro né al cross per il portoghese.
Tuttavia, le occasioni arrivano anche dalla controparte che, posizionandosi con un 4-1-4-1, sfrutta la superiorità numerica a centrocampo e la qualità dei singoli e arriva vicina al gol al minuto 33 con Lewandowski, non molto presente in questa prima frazione di gara, che tira a botta sicura ma Navas respinge, arriva James Rodriguez che da due passi manda la sfera alle stelle. Primo tempo che si conclude con le proteste da parte dei bavaresi quando Kimmich mette un traversone dalla destra, palla che sbatte su un braccio di Marcelo molto largo, ma Cakir non vede e lascia proseguire.
Secondo tempo che si apre, a 30 secondi dall'inizio, con il vantaggio Real siglato ancora da Benzema, con il francese che sfrutta un retropassaggio disastroso di Tolisso per Ulreich che si accorge solo all'ultimo del disastro, non riesce a respingere il pallone e il numero 9 anticipa tutti e la mette dentro. Bayern Monaco che tenta subito la reazione al minuto 47 con Alaba che tenta la botta di destro ma trova uno splendido Navas che intuisce e devia la sfera un angolo.
Match che non smette di emozionare nemmeno per un secondo, con entrambe le squadre che non smettono di attaccare, in particolare la squadra di casa con Marcelo che al minuto 52, pennella un altro pallone delicato per Ronaldo, il portoghese tutto solo sul secondo palo decide di sfondare la porta con il piattone destro ma, sorprendentemente, spara alto. Qualità, grinta, tenacia, voglia di non mollare un secondo, queste le qualità delle due semifinaliste che non intendono fermarsi. Fattori che prevalgono nella squadra di Heynckes, quando al minuto 62 l'ex di turno James Rodriguez tenta la conclusione al volo su cross di Sule, palla che finisce sulla spalla di Varane, rimane lì e il colombiano con una prodezza la mette sotto le gambe di Navas, siglando il gol del 2-2.
Il Bayern vuole il gol del vantaggio che significherebbe passaggio del turno con conseguente accesso alla finale di Kiev, e al minuto 72 sfiora la rete con il tiro al volo da pochi metri di Tolisso che, però, trova ancora un Navas in giornata che respinge fuori con i pugni. Allora Heynckes passa alle due punte con l'inserimento di Wagner, perdendo così fisicità e lucidità a centrocampo. La conseguenza è il tiro al minuto 77 di Ronaldo murato dal possente Sule. La stanchezza sulle gambe si fa sentire con tanti sbagli semplici dal punto di vista tecnico da entrambe le parti, in una gara dove non si è mollato un secondo, ne sono esempio i crampi di Asensio al minuto 82, lo spagnolo dopo aver perso palla si lancia a terra sfinito, qualche minuto dopo uscirà tra gli applausi del Bernabeu al posto di Nacho.
Nei minuti finali è il Bayern a fare la partita, visto il risultato sfavorevole. Al minuto 88 Muller cerca l'incursione centrale ma viene fermato da Casemiro, in seguito ammonito. Sulla stessa punizione, Navas esce con coraggio, sbattendo sulla spalla di Hummels e restando dolorante a terra. I tedeschi non hanno più nulla da perdere, e al minuto 91 sugli sviluppi di un corner Hummels salta più in alto di tutti, ma non inquadra lo specchio della porta. Il Real, però, riesce a contenere le avanzate dei bavaresi e ottiene, con sofferenza, la sedicesima finale della sua storia e la terza consecutiva.