Doveva essere il grande protagonista della sfida di stasera e invece Leo Messi, dopo aver saltato Italia-Argentina, non sarà della contesa nemmeno questa sera nelle sfida contro la Spagna, si legge su Mundo Deportivo. Il fuoriclasse argentino, che aveva saltato la sfida di Manchester per un fastidio agli adduttori, era tornato ad allenarsi con regolarità in quel di Madrid ma, nell'ultima seduta di allenamento, una piccola ricaduta ha costretto il numero 10 del Barca ad alzare bandiera bianca in accordo con lo staff medico della Seleccion. Nessun vero e proprio allarme, comunque, in vista del doppio impegno con la Roma ma solo riposo precauzionale visto che i problemi agli adduttori non sono nuovi della carriera di Messi.
Intanto la Pulce, intervistata da Fox Sports Argentina, ha parlato cosi del Mondiale: "Abbiamo raggiunto tre finali negli ultimi anni e non abbiamo vinto nulla. Abbiamo un debito verso noi stessi. Dopo questa Coppa del Mondo molti di questa generazione chiuderanno, non avranno più la possibilità di riprovarci. Per questo dico che è l'ultima occasione che abbiamo per vincerla. Dopo il Mondiale cambieranno molti giocatori. Noi favoriti? Non credo. Ci sono candidate migliori a vincere la Coppa del Mondo. Penso alla Spagna e al Brasile. Ma anche Germania e Francia sono sopra a noi. Ora come ora non siamo al loro livello:abbiamo un gruppo di giocatori molto bravi, ma dobbiamo essere forti come squadra, non abbiamo avuto il tempo di rafforzare l'idea di gioco per come è andato il nostro girone dove abbiamo ottenuto la qualificazione al Mondiale all'ultima giornata. Dobbiamo essere un gruppo forte, trovare rapidamente la squadra e rafforzare l'idea di gioco che vuole trasmetterci Sampaoli".
Poi spazio a Paulo Dybala e alla sua incompatibilità con il fuoriclasse del Barca. Queste le parole di Messi a tal proposito: "Mi sono confrontato con Paulo e ho capito subito a cosa si riferiva quando ha parlato in quel modo. Effettivamente ha detto la verità: nella Juventus gioca nella mia stessa posizione, in generale io e lui siamo sempre dalla stessa parte. Abbiamo provato a giocare insieme ma ci siamo resi conto che occupiamo gli stessi spazi. Infatti, quando ha giocato con me, doveva cambiare posizione e andare più verso sinistra e lui non è abituato. E' più difficile per entrambi andare a sinistra che in altre parti del campo. Se noi partiamo da destra, abbiamo davanti tutto il campo. Anche io vado poco sul lato sinistro. Capisco assolutamente quello che ha voluto dire e soprattutto non l'ho mai interpretato come un attacco a me, al contrario. Per me non c'era alcun bisogno di chiarirsi, ma ne abbiamo parlato perché è uscita fuori questa cosa", chiude cosi Messi.