Ma quale crisi di un intero movimento o mancanza di grandi giocatori o interpreti di talento. L’Italia non sarà a Russia 2018 solo perché nel girone di qualificazione ha incontrato la Spagna. Parola di Southgate, CT dell’Inghilterra, prossima avversaria di Di Biagio e degli Azzurri nella seconda amichevole di questa pausa internazionale. Insomma, Southgate non sembra vedere una situazione troppo negativa per quanto riguarda l’Italia.

Concetto espresso chiaramente nella conferenza stampa della vigilia: “L'Italia resta un paese con un'orgogliosa tradizione calcistica, non verrà a Wembley per arrendersi. Ci presseranno con maggiore intensità di quella che abbiamo subito in Olanda. Rappresenterà una sfida più difficile per noi, perché hanno diversi buoni giocatori, con un tecnico che conosco bene e che sa curare i dettagli delle sue squadre. Sarà una partita più difficile di quella con l'Olanda perchè l'Italia non è in crisi come sento dire. Sono capitati nel girone della Spagna, e nei play-off sono stati anche sfortunati. Resta un paese dall'orgogliosa tradizione calcistica, con buoni giocatori e un tecnico che cura i dettagli. Non verranno a Wembley per arrendersi”.

Si passa poi a parlare di questa Inghilterra, giovane, di talento e in particolare di alcuni suoi interpreti: “Wilshere ha un problemino, ma credo che sarà pronto per la gara dell'Arsenal. In corsa per il Mondiale ci sono 31-32 giocatori, non è troppo tardi per nessuno di loro. Compreso lo stesso Wilshere. Kane? Credo che tornerà molto presto in campo. Ha ricevuto ottime cure mediche ed è molto disciplinato nel suo percorso di recupero. Vardy più implicato nel gioco rispetto alla gara con l'Olanda? Sarebbe difficile immaginare che lo sia di meno (in 22 minuti di gioco ha toccato 0 palloni, ndr). Domani in porta giocherà Butland, devo capire un paio di cose e quindi ci sarà lui. Hart? La sua professionalità non è mai mancata, anche in questa settimana in cui sapeva che non avrebbe giocato. Chi sarà capitano? Non ho ancora deciso a chi dare la fascia”.