Il Brasile sembra avere preso per bene le misure dei campi russi, dove tra poche settimane si giocherà il Mondiale 2018. La squadra di Tite, infatti, ha battuto 3-0 in amichevole i padroni di casa e oltre a mettere in mostra il solito straripante talento offensivo, ha mostrato a tutto il mondo anche una solidità difensiva che raramente aveva accompagnato la capacità di segnare con una certa disinvoltura. Un mix che potrebbe essere letale per molte squadre quando partirà la caccia alla Coppa del Mondo.
Alisson in porta. Dani Alves, Thiago Silva, Miranda e Marcelo. Casemiro in mediana con Paulinho, l’ex nerazzurro Coutinho, Willian e lo juventino Douglas Costa a centrocampo; Gabriel Jesus centravanti. Senza dimenticare l'assenza di un signore come Neymar, in grado di alzare ancora di più la qualità e la capacità di offendere da parte della squadra. Più che il talento offensivo, però, a impressionare di questo Brasile sono i nomi e l'affidabilità del reparto arretrato. Alisson con la Roma sta disputando una stagione su altissimi livelli, confermando che la scelta del Brasile di eleggerlo titolare non era completamente campata per aria. Marcelo e Dani Alves sono terzini solo di nome, perchè il piede è quello di un trequartista e la capacità di spingere appartiene più a delle ali che non a difensori laterali. Certo ci si spinge in avanti con un pizzico di tranquillità in più quando a coprirti le spalle ci sono due come Miranda e Thiago Silva. E pensare che l'ex Milan si gioca il posto al PSG con Marquinhos, altra possibile alternativa di spessore.
Che dire poi di tutto quello che c'è dal centrocampo in su? Non sembra mancare nulla a questa squadra. Fisicità, capacità di muoversi senza palla, dribbling, imprevedibilità. Il pacchetto Brasile sembra essere davvero all inclusive. Anche l'annoso dilemma del centravanti sembra poter essere risolto con il ritorno a pieno regime di Gabriel Jesus, fuori per diverse settimane con il City, ma ora pronto a sfruttare il finale di stagione per mettere minuti importanti nelle gambe e arrivare all'appuntamento russo nel migliore dei modi. Prossima amichevole contro quella Germania che evoca spettri e fantasmi mai scomparsi dalla notte del Mineirazo. Un'altra occasione importante, però, per constatare livello e prestazioni di un Brasile che ancora una volta punta a un Mondiale da assoluto protagonista. Con la consapevolezza, per una volta, di avere forse tutti i pezzi al loro posto.