L'Italia riparte, o meglio prova a farlo. A Coverciano è iniziato il raduno della Nazionale con in panchina Gigi Di Biagio. Scelta temporanea o di medio-lungo termine lo dirà solo il tempo, nel frattempo ci sono da preparare due amichevoli contro Argentina e Inghilterra. Con il macigno psicologico di sapere che gare di questo prestigio non servono a preparare il Mondiale che l'Italia guarderà forse solo in televisione.
Conferenza stampa per Gigi Di Biagio, subito interrogato sulle sue scelte, a partire dall'esclusione di Balotelli: "Balotelli non è convocato perché così ho ritenuto opportuno. I gol sono sì importanti, ma nel contesto di determinate prestazioni. E, al momento, ho reputato giusto fare altre scelte per il bene della squadra. Non ha influito sulle mie decisioni il comportamento di Mario in certe occasioni in passato: le mie valutazioni sono sempre a 360 gradi. Buffon? Magari è anche qui per aggregare. Di certo, giocherà una partita, forse due. Valuterò in base a quello che vedo, di certo lui è un monumento. Poi c'è Perin, che ho avuto nell'Under 20, e Donnarumma, che di certo non è diventato scarso solo perchè ha fatto un errore: quando Gigi invecchierà un pochino, abbiamo due grandissimi portieri pronti a rubargli il posto".
Si prova poi a definire l'importanza di due sfide contro avversarie che fanno parte del top del calcio mondiale: "Fare risultato con l'Argentina sarà importante. Il risultato, però, deve essere una conseguenza del nostro gioco. Dobbiamo avere il coraggio di offendere l'avversario, di stare nella metà campo altrui, senza pensare al fatto che davanti avremo l'Argentina o l'Inghilterra. Vogliamo imporci, non saremo tra le migliori nazionali ma neanche tra le peggiori. Abbiamo le basi per poter ricostruite una squadra". Chiusura sui volti giovani di questa Italia, Cutrone e Chiesa: "Ho convocato Cutrone perchè è nel giro azzurro dai tempi dell'Under 15 e qui a Coverciano lo conosciamo bene. Ha entusiasmo, determinazione e tutti quei gol di certo non guastano: un po' mi ricorda Belotti, per la voglia che ha di fare gol e di aiutare la squadra. Chiesa penso che rimarrà qui a lungo. Quanto lo utilizzerò non ve lo so dire, dipende molto da ciò che Federico proporrà in partita".