La sfida più affascinante degli ottavi di finale di Champions League 2017/2018 è senza dubbio quella che vede di fronte il Real Madrid di Zinedine Zidane e il Paris Saint-Germain di Unai Emery domani al Santiago Bernabeu. I blancos, vincitori delle ultime due edizioni (tre volte campioni dal 2014), sono attesi al riscatto contro una squadra che domina in patria e vuole finalmente imporsi anche a livello continentale.
Per la gara d'andata di domani, Zinedine Zidane dovrà fare a meno di Dani Carvajal, squalificato. Il posto del terzino spagnolo sarà preso dal jolly difensivo Nacho, preferito al marocchino Achraf, con Raphael Varane e Sergio Ramos centrali, Marcelo sulla corsia opposta. In porta Keylor Navas. A centrocampo confermatissimi Luka Modric, Casemiro (a riposo nell'ultima di Liga contro la Real Sociedad) e Toni Kroos, mentre i dubbi di formazione riguardano l'attacco. Zizou sembra orientato a schierare la BBC, ovvero il tridente pesante con Gareth Bale, Karim Benzema e Cristiano Ronaldo, relegando in panchina Isco, Marco Asensio e Lucas Vazquez, con quest'ultimo tra i più in forma dell'ultimo periodo. Non è un mistero che Zidane ritenga il 4-3-3 il sistema di gioco più funzionale rispetto alle caratteristiche della sua squadra, nonostante sia così necessario sacrificare Isco, fondamentale la scorsa stagione, e due giocatori freschi come Asensio e Vazquez. La mossa di ricorrere alla BBC è per certi versi azzardata, perchè sia Bale che Ronaldo non sono più in grado di dare copertura sugli esterni, certo non in maniera continuativa, e perchè a entrambi piace accentrarsi in fase offensiva. In particolar modo è Cristiano ad essersi ormai evoluto da tempo in una vera e propria punta di ruolo, che fa dell'area di rigore la sua casa, con Karim Benzema ad aprire gli spazi. Spesso i tre della BBC finiscono con il pestarsi i piedi, o comunque a mantenere la gara su ritmi non elevatissimi, soprattutto quando si tratta di affrontare avversari chiusi. Evidentemente al Real credono di poter sfruttare gli spazi che il PSG concederà, azionando il contropiede di Bale e CR7. Criticatissimo dalla tifoseria Karim Benzema, autore di sole due reti in Liga, che non trova la porta ormai da mesi, ma a cui Zidane non rinuncia mai.
Se a Madrid si pensa, come da tradizione, a come attaccare la squadra di Unai Emery, Zidane dovrà cercare di trovare le contromisure adatte dal punto di vista difensivo, contro un PSG che è una vera e propria macchina da gol. Neymar, Cavani, Mbappè, ma anche il grande ex Angel Di Maria, rappresentano lo spauracchio di Keylor Navas e dei suoi compagni di retroguardia, mai perfetti in questa stagione fatta di alti e bassi. Sergio Ramos, capitano e trascinatore della Casa Blanca, sta vivendo un difficile momento di forma, reduce da un infortunio al polpaccio: rientrato contro il Levante, si è contraddistinto per un paio di errori non da lui nel pareggio beffa del Ciutat de Valencia. Raphael Varane è invece da sempre soggetto a problemi di continuità e concentrazione, mentre Marcelo è più una fonte di gioco esterna che un terzino vero e proprio. Ecco perchè il Real, che adatterà Nacho per Carvajal a destra, dovrà pensare forse prima alla fase difensiva e poi a quella offensiva. Fondamentale in questo senso la presenza di Casemiro, scudo davanti alla linea di retroguardia, con Modric e Kroos ai suoi lati. A Madrid attendono il PSG sperando di riscattare una stagione deludente in campionato, preoccupandosi soprattutto di come ruotare i giocatori di punta, ma dovrebbe essere la fase difensiva il principale pensiero di Zidane e soci, che recentemente hanno subito due gol anche dalla Real Sociedad, altrettanti dal Levante, hanno sofferto a Valencia (gol di Santi Mina e gran parate di Keylor Navas), senza riuscire a tenere la porta inviolata nemmeno in Copa del Rey, in casa contro il Leganès, nella sconfitta che ne ha sancito l'eliminazione.