Il Paris Saint Germain approda agli ottavi di Champions - primo atto nella serata di domani - con un passo invidiabile. La Ligue 1 è blindata, nessuno può mettere in discussione la supremazia di Cavani e compagni. Dodici lunghezze sul Monaco, un cuscinetto piuttosto morbido. La squadra è in corsa ovunque, in Coupe de France deve disputare i quarti con il Marsiglia, in Coupe de la Ligue siamo all'atto conclusivo con il Monaco. Possibile tripletta in suolo nazionale, tre trofei che però non stuzzicano l'ambiente. L'obiettivo è un altro, di più ampia portata. Ai piani alti, si scruta da anni la Champions, è l'ossessione della proprietà, è il sogno di diversi protagonisti. La caporetto dello scorso anno - tonfo al Camp Nou dopo il dominio al Parco dei Principi - è ancora all'ordine del giorno, un monito in vista dei futuri impegni. Non può fallire Emery, il gruppo a disposizione è di prim'ordine, arricchito dagli arrivi estivi di Mbappé e soprattutto Neymar. La vittoria è l'unico risultato possibile, spazio, in caso contrario, ad ogni valutazione del caso.
Aldilà dei risultati - solo due sconfitte in campionato, con Strasburgo e Lione, una ininfluente con il Bayern nella sesta e ultima tornata della fase a gironi di Champions - soffia vento contrario a Parigi, perché lo spogliatoio ribolle. Fiamme in grado di ardere, alimentate dalla stampa. Il possibile approdo di Neymar al Real, rivale di Coppa, i malumori di Cavani, la leggerezza di Thiago Silva - l'inserto della GDS in edicola quest'oggi analizza la difficile situazione del difensore, scaricato ormai dall'intero plotone. Un mix potenzialmente esplosivo, all'alba di una sfida, come ribadito, senza ritorno. Il PSG entra nel catino del Bernabeu forte delle sue individualità, ma all'apparenza perforabile. Un esame di maturità, l'ennesimo.
Emery sente la pressione dell'appuntamento, trae forza da un avvicinamento positivo - 1-0 al Tolosa, nel segno di O'Ney - ma non intende vanificare tutto nei primi 90 minuti. Le ultime indicano un Paris accorto, pronto a respingere l'urto bianco e a sfruttare le straordinarie doti degli avanti. La presenza di Mbappé consente di impostare la partita su ripartenze rapide e letali. Il tridente di gala, con Neymar a sinistra e Cavani in posizione centrale, può acuire i problemi di copertura del Real. Stato di attesa quindi, confermato dalla presenza in mediana di Diarra, innesto d'esperienza del mercato invernale. Non parla la stessa lingua dei compagni, ma può essere un puntello prezioso in fase di non possesso, un elemento d'equilibrio. Rispetto alla partita con il Tolosa, fuori Lo Celso e dentro Verratti. A partita in corso, virata possibile verso un comparto tecnico, in panchina le variabili Draxler e Pastore - oltre ovviamente a Lo Celso. I laterali bassi sono Dani Alves e Kurzawa, T.Silva fa coppia con Marquinhos.
Appuntamento a Madrid, fischio d'inizio alle 20.45.