Giorno di vigilia. Domani, allo Stadium, gara d'andata degli ottavi di Champions. Il Tottenham bussa alla porta bianconera, approda con un carico di fiducia al doppio appuntamento. Risultati e risposte, un mix perfetto per ribaltare il pronostico. Ai microfoni della stampa, si presenta il simbolo londinese, Harry Kane. L'introduzione, doverosa, è sull'imminente confronto e sullo stato attuale del gruppo.
"Siamo sicuramente molto eccitati ed entusiasti, vogliamo essere coinvolti in questo genere di partite; nelle ultime settimane abbiamo fatto molto bene, speriamo di fare lo stesso anche domani sera".
L'attenzione si sposta sul comparto arretrato di Allegri, c'è spazio per un ricordo con protagonista Chiellini, rivale annunciato di Kane sul verde di Torino. Battuta, poi, su Buffon, il centravanti del Tottenham elogia il n.1 di casa.
"In effetti è un difensore eccezionale ed è stata la mia prima partita con l'Inghilterra in cui ci fu quell'intervento; fu un benvenuto nei miei confronti al calcio internazionale. Come difensore è eccezionale, hanno anche un ottimo portiere e quindi non vedo l'ora di disputare questo match".
La crescita del Tottenham passa da una retroguardia più solida. Funziona alla perfezione anche il settore offensivo, Kane è l'ultimo terminale, alle sue spalle giocatori di tecnica superiore. Qualità e rapidità, armi per infrangere il fortino bianconero.
"Non abbiamo preso gol ultimamente, abbiamo segnato moltissimo soprattutto in Premier. E' un test importante, è una delle squadre migliori con la miglior difesa e non vedo l'ora di raccogliere questa sfida e di giocare domani".
Kane è oggi uno dei migliori 9 a livello mondiale, attestati di stima giungono da più parti e l'inglese non si sottrae.
"Sicuramente è grandioso, mi dà molta fiducia. Tutte le volte che le persone mi elogiano io cerco di cogliere queste affermazioni come una spinta a fare meglio. Soprattutto quando questo viene detto dai miei avversari accolgo il tutto molto favorevolmente".
Il Tottenham sbarca agli ottavi da primo della classe, dopo un girone condotto con personalità, davanti ai campioni del carica del Madrid e al Borussia Dortmund, costretto ad "emigrare" in Europa League. Ora la fase a eliminazione diretta, l'esigenza di confermare lo status da grande.
"Certamente. Non molte persone si aspettavano che avremmo potuto passare come capolisti del girone, siamo molto rispettosi della Juventus. Siamo fiduciosi, dobbiamo dare il meglio, sarà una partita giusta: speriamo di portarli a Wembley e reagire nella maniera giusta".
Cenno conclusivo alla stagione in archivio. Prestazioni altalenanti, evidenti difficoltà. Errori da cui trarre insegnamento per costruire basi solide, per puntare ad obiettivi ambiziosi.
"L'anno scorso non è stata una grande stagione, ma siamo sicuramente emersi come gruppo e abbiamo dato il meglio contro grandi squadre: questo ci ha fatto dare il meglio di noi stessi".