Nel momento in cui ho preso l’impegno di scrivere questo articolo ho pensato di vedere molti video, frammenti presi da Youtube ma incamerati già nella mente perché ciò che delizia la vista resta nel cervello in maniera indelebile. Ho pensato di creare fili sottili tra carriere diverse, intrecci di un destino che il più delle volte diverte e si diverte. Alla fine, prima che la vostra voglia si esaurisca, ho cerchiato in rosso una data che il calendario ha oltrepassato pochi giorni fa: 5 febbraio.
Nel calcio molte date sono passate alla storia, questa potrebbe una da inserire della lunga di quelle che hanno fatto di questo sport un mondiale coinvolgimento emotivo e non. Già, perché in quel giorno di febbraio, a 7 anni di distanza l’uno dall'altro, hanno visto la luce Cristiano Ronaldo e Neymar: mercoledì si troveranno di fronte in un match che non ha bisogno di presentazioni perché basta l’incipit, Real Madrid-Paris Saint Germain. Non è una sfida quella che si snoderà in tre settimane ma una parata di stelle in cui le più splendenti non possono che essere il 7 portoghese e il 10 brasiliano. Uniti da una strano destino, da un ribaltamento di confini, da un ipotetico (quanto irreale) scambio di cartellini nella prossima estate. E’ una sfida tra due titani del calcio moderno, due che sono accomunati da stili diversi, tra chi unisce potenza ed eleganza, fantasia e rabbia quasi come se fossero ingredienti della stessa pasta.
Da una parte c’è il cinque volte Pallone D’Oro che con la maglia del Real Madrid continua a stracciare record come se fossero bigliettini per l’autobus. Quello che si presenta alla sfida del Bernabeu è un Ronaldo diverso da quello di qualche settimana fa: 7 reti nelle ultime 4 partite giocare per il portoghese che, negli ultimi due anni, ha portato nel suo museo quasi tutti i trofei messi in palio da UEFA e FIFA per una collezione che supera l’inestimabile. Il suo Real Madrid sta vivendo una stagione altalenante e la Champions resta l’unico obiettivo per scrivere ancora la storia, per puntare alla tredicesima.
A nord c’è l’estro di O’Ney, il calciatore più pagato della storia con i suoi 222 milioni. L’impatto del giocatore brasiliano sulla Ligue 1, come volevasi ampiamente dimostrare, è stato notevole viste le 19 reti in 18 presenze. D’accordo, la difficoltà del campionato transalpino non sarà ai livelli di Liga e Premier ma l’ex Barca ha regalato spettacolo anche in Champions League prendendo per mano i suoi verso il primo posto del girone nonostante le infantili e burrascose liti con Cavani. Se Ronaldo è sinonimo di potenza Neymar fa rima con eleganza, a tratti esuberanza tecnica visti i mezzi fuori dalla norma che possiede il brasiliano, da qualche anno ampiamente nelle top 3 del calcio mondiale insieme allo stesso Ronaldo e Leo Messi.
Magari, se non ci fossero stati i due alieni di Real e Barca il brasiliano si sarebbe portato a casa almeno un paio di Palloni D’Oro ma, a 26 anni, c’è ancora tutta una carriera, magari il tempo può essere il migliore amico. 2018 fa rima con Champions ma, soprattutto, con Mondiale e il Brasile è una delle squadre favorite con il suo numero 10 a capeggiare l’armata di Tite. Per i giorni russi c’è ancora tempo, mercoledì il primo atto di Real Madrid-Paris Saint Germain, l’incrocio tra Cristiano Ronaldo e Neymar. Quelli che il 5 febbraio…