Il Barcellona targato Ernesto Valverde è un'onda solida che raccoglie le energie nel primo tempo per poi sfogare tutta la sua potenza nella seconda frazione di gioco. E' quasi una regola, un meccanismo che anche ieri sera si è riproposto nella semifinale di ritorno in quel di Valencia. Una vittoria in cui i catalani hanno posto le basi nei primi quarantacinque minuti, studiano minuziosamente l'avversario, per poi colpirlo nel secondo tempo grazie al primo acuto di Coutinho e il sigillo finale di Ivan Rakitic. Valverde, che oggi compie gli anni, fa bottino pieno centrando la finale di Coppa del Re: la quarantesima nella storia del Barcellona, la quinta consecutiva per i catalani che hanno vinto le ultime tre edizioni battendo rispettivamente Athletic Bilbao, Siviglia e Deportivo Alaves.

La forza del Barca 1.0 di Valverde sta proprio nel mix che include solidità e classe grazie a quel 4-4-2 collaudato dall'ex allenatore del Bilbao e recepito alla perfezione da quasi tutti i giocatori. La partita del Mestalla ha evidenziato ancora una volta i caratteri del nuovo assetto tattico della compagine catalana in grado di rischiare pochissimo nel primo tempo ed essere al contempo pericolosa grazie agli acuti improvvisi di Messi. La traversa di Rodrigo è solo una piccola scheggia nell'onda blaugrana che carica per poi esplodere nel secondo tempo quando Valverde inserisce subito Coutinho per uno spento Andrè Gomes e l'ex Liverpool impiega quattro minuti per siglare la sua prima rete con la casacca del Barcellona.

Fonte foto: Twitter Barcellona
Fonte foto: Twitter Barcellona

Grande merito va a Luis Suarez, migliore in campo per distacco grazie ai due assist e una prestanza fisica e atletica nel reparto offensivo impressionante: il Pistolero è in una forma smagliante e in questo caso non c'è "9" che tenga al mondo. Il Barcellona è uno spettacolo in cui i fili sono legati alla perfezione, non si intrecciano mai grazie a due tessitori del centrocampo come Iniesta e Sergio Busquets, con il secondo autentico collante tra il centrocampo e la difesa. Prestazione encomiabile di Rakitic, un attaccante aggiunto quando Messi decide di spostarsi sulla destra per concentrare su di sé tutte le attenzioni della retroguardia Valenciana. Il voto alto lo prende anche Cillessen il quale, forse, realizza la parata più importante della sua carriera negando un gol fatto a Gaya. E' la ciliegina sulla torta di una squadra che al momento è completa in tutti i suoi meccanismi: adesso c'è il Getafe in casa, poi il primo atto degli ottavi di Champions contro il Chelsea.