Ronaldinho ha detto basta. L'uomo che forse più di tutti ha incarnato nei suoi piedi e nelle sue giocate il senso del futbol bailado si ritira dal calcio giocato. Tante, troppe le istantanee che restano negli occhi all'interno di una carriera incredibile e straordinaria. Con un passaggio anche in Italia, con la maglia del Milan per soddisfare uno dei più grandi desideri dell'ex presidente Silvio Berlusconi: veder giocare Ronaldinho a San Siro con la maglia rossonera.
L'annuncio è arrivato da parte del fratello-procuratore di Dinho che ha anche spiegato quello che succederà nelle prossime settimane: "Ronaldinho lascia il calcio, è finita. Organizzeremo qualcosa di grande e di bello, dopo i Mondiali, probabilmente ad agosto. Faremo vari eventi in Brasile, Europa ed Asia. Ovviamente stiamo pensando anche ad una partita con la Nazionale brasiliana. Per ora non ho i dettagli, stiamo stilando un programma. Il fatto che sia ambasciatore del Barcellona rende il tutto più semplice. Ronaldinho è voluto ovunque, ha già tre eventi già organizzati e a marzo sarà in Messico". Impossibile non voler bene a quel sorriso da fumetto, difficilissimo non incantarsi di fronte alle sue giocate, ai suoi gol e a colpi che solo un talento purissimo come lui poteva immaginare su un campo da calcio.
Con la maglia del Barcellona ha fatto alzare il piedi il Santiago Bernabeu, sempre in blaugrana a Stamford Bridge contro il Chelsea uno dei gol a oggi più belli di tutta la storia della Champions League. Senza dimenticare il suo passaggio in Serie A con la maglia del Milan. Fuori dal campo di culto i suoi spot e le sue apparizioni in programmi televisivi e di intrattenimento perchè uno come Ronaldinho dovunque lo mettevi era in grado di essere contagioso con la sua allegria e il suo modo di stare al mondo. A Barcellona ha visto esordire un giovanissimo e chissà quanti in quel momento pensavano che quel piccolo argentino sarebbe stato in grado di infrangere a suon di gol i cuori del Camp Nou più di quanto non avesse fatto il fenomeno brasiliano con la maglia numero 10. Inevitabile pensare a tutti i campioni che renderanno omaggio a Ronaldinho nella sua partita d'addio. Una parata di stelle degna di una delle più brillanti degli ultimi vent'anni del calcio mondiale.