Trasferta ossigenante in Champions League per il Real Madrid a Cipro. A Nicosia i merengues hanno infatti dominato contro il modesto Apoel, dilagando per sei a zero, raggiungendo l'obiettivo della qualificazione con un turno d'anticipo (anche se come secondi, con ogni probabilità) e sbloccando i propri attaccanti, grazie alle doppiette di Karim Benzema e Cristiano Ronaldo. Una serata di tutta tranquillità per la Casa Blanca, dopo settimane di difficoltà e polemiche, dovute soprattutto dal distacco accumulato in Liga, dieci lunghezze dalla capolista Barcellona.
Il Real Madrid di Cipro non è stata la copia conforme delle precedenti edizioni. Non solo per il diverso approccio mostrato, ma anche per la riscoperta del 4-4-2, modulo spesso utilizzato in passato da Zidane (anche se mascherato da 4-3-3) e da Carlo Ancelotti. Il tecnico francese ha approfittato della necessità di dare un turno di riposo a Isco e a Casemiro per inserire sugli esterni di centrocampo Lucas Vazquez e Marco Asensio, con Ronaldo e Benzema di punta. In difesa, Nacho ha preso il posto dell'indisponibile Sergio Ramos (frattura del setto nasale, ricordino lasciatogli da Lucas Hernandez nel derby del Wanda Metropolitano contro l'Atletico), mentre Carvajal, Varane e Marcelo hanno completato il reparto. Ne è derivato un Real in grado finalmente di supportare i due attaccanti, stavolta liberi di giocare entrambi vicini e centralmente, senza che uno dei due dovesse essere costretto ad allargarsi, come capitato recentemente in particolare a Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese, prossimo Pallone d'Oro, non è più giocatore da utilizzare sugli esterni (nè a destra nè a sinistra), per evoluzione tecnica e atletica. CR7 ha perso ormai infatti lo spunto nel breve che ha caratterizzato la prima parte della sua carriera (in Spagna si è parlato a lungo del suo scatto nel derby, bruciato da un veterano, non un fulmine di guerra, come Juanfran) e tende sempre più ad accentrarsi, da vera prima punta. In questo contesto è Benzema a svariargli intorno, a creare spazi e a lavorare di sponda: il francese è stato ieri ripagato del suo lavoro con una doppietta, al termine di due azioni alla mano ben orchestrate prima da Kroos e poi dallo stesso CR7, per una volta altruista nel servire un compagno in area di rigore.Il nuovo schieramento ha visto Toni Kroos e Luka Modric giocare da mediani, ovviamente con un'interpretazione moderna e offensiva del ruolo.
Il tedesco ha fatto da mente della squadra, mentre il croato ha accelerato a piacimento, trovando peraltro la rete del vantaggio, con uno splendido tiro al volo di destro sul quale il portiere avversario non è stato certo impeccabile. Una volta in vantaggio, il Real non si è più guardato indietro, disponendo agevolmente di un avversario troppo inferiore tecnicamente per poterlo impensierire. Sono nati così i gol del riscatto temporaneo di Benzema e di Ronaldo, con quest'ultimo sbloccatosi su assist pennellato di Marcelo, in buona serata in tandem con Marco Asensio sull'out di sinistra. Varane e Nacho hanno dovuto semplicemente fare i guardiani dell'argine, con Kiko Casilla (ancora out per infortunio Keylor Navas) impegnato solo nell'ordinaria amministrazione. Dopo neanche un'ora di gioco, Zidane ha approfittato del punteggio per fornire un po' di riposo a Kroos, rimpiazzato da Dani Ceballos, e allo stesso Marcelo, sostituito da Theo Hernandez. Pochi minuti più tardi, è stato il turno di Karim Benzema, che ha lasciato il campo per Borja Mayoral, mentre il sistema di gioco rimaneva invariato. E proprio sul modulo si concentrano ora le attenzioni del madridismo: già a partire dalla sfida casalinga di Liga (in programma sabato pomeriggio) contro il Malaga, si comprenderà se Zidane avrà intenzione di proseguire con il 4-4-2, magari spostando Asensio sulla fascia destra (per Lucas Vazquez) e schierando Isco a sinistra, e non da trequartista. Soluzione che potrebbe agevolare non solo gli attaccanti, ma anche le mezze ali, costrette a coprire più campo in caso di rombo. Dubbi invece sul recupero di Sergio Ramos, in una partita che il Real deve vincere ad ogni costo, in attesa di conoscere l'esito del big match del Mestalla, tra Valencia e Barcellona.