Clamoroso, incredibile a Siviglia. In una delle partite più assurde della stagione, quella valida per la quinta giornata del gruppo E di Champions League, il Liverpool parte alla grande, va in vantaggio addirittura di tre reti nella prima mezz’ora con la doppietta di Firmino intervallata dalla firma di Mané. In una sorta di grottesco remake della finale di Istanbul, però, i Reds vengono rimontati gradualmente dagli avversari, che spinti dal pubblico amico giocano il secondo tempo col coltello fra i denti. Doppietta anche per Ben Yedder e gol partita, a tempo scaduto, per Pizarro. Tutto ancora aperto nel gruppo E, con gli inglesi a 9, gli spagnoli ad 8 e lo Spartak Mosca fermo a 6, ed un’altra pagina di storia del calcio consegnata agli annali.
Le formazioni ufficiali vedono i padroni di casa con il solito 4-3-3: c’è Geis con Lenglet in difesa, Banega in mezzo al campo con N’Zonzi e Pizarro, mentre davanti sono Sarabia e Nolito a supportare Ben Yedder. Klopp, in compenso, manda dentro Coutinho e Wijnaldum da mezzali con Henderson: c’è Gomez da terzino destro, Mané e Salah sulle ali con Firmino terminale offensivo.
Sanchez Pizjuan caldissimo sin da subito, ma i cori e gli incitamenti hanno l’effetto contrario: subito corner per il Liverpool, palla battuta dentro da Coutinho, Wijnaldum spizza come può sul primo palo, ma la palla attraversa tutta l’area e rimane comoda comoda sul piede di Roberto Firmino. Il brasiliano arriva in corsa, apre il mancino e batte da due passi Rico: è 1-0 Liverpool dopo praticamente un minuto.
Il Siviglia ci mette un po' a riprendersi dallo shock, ma prova a tornare in partita nell’unico modo che conosce: giocando a calcio. La buona costruzione degli andalusi trova sfogo lungo le fasce, con un Nolito particolarmente attivo. Bravo, poco prima del quarto d’ora, ad imbucare in area per la sovrapposizione di Escudero, ma il terzino di Berizzo calcia sull’esterno della rete.
In generale gli uomini vestiti di bianco monopolizzano sempre più il possesso, ma la difesa ordinata del Liverpool chiude ogni spazio. L’occasione, però, arriva al minuto diciotto, e che occasione: ancora Nolito si gira al limite, sposta palla sul destro e piazza all’angolino: Karius devìa, il palo interno salva. Tempo di riprendere fiato, ed il Liverpool trema ancora quando Banega pesca benissimo Ben Yedder sulla destra. L’incrociato del francese è una rasoiata che però sfiora il palo e termina sul fondo.
La più vecchia regola non scritta di questo sport vuole però che ad un gol sfiorato corrisponda un gol incassato, e così è: un grandissimo salvataggio di Sergio Rico, 1 vs 1 in contropiede con Firmino, regala il corner agli ospiti. Ancora una volta, la traiettoria dalla bandierina trova una deviazione sul primo palo e, in una fotocopia del primo vantaggio, è Sadio Mané a spuntare sul palo lungo, tuffandosi e beffando il portiere con un colpo di testa di precisione chirurgica.
I padroni di casa continuano a costruire, ma il contropiede dei Reds è assolutamente letale: un lancio lungo pesca tutta la rapidità di Mané, sul suo destro a giro c’è ancora Rico, ma il tap-in è una passeggiata per Firmino che con la doppietta personale sancisce il clamoroso 3-0 prima della mezz’ora di gioco. Tempesta nient’affatto finita: gli inglesi continuano a viaggiare come un treno in corsa, ed al quarantesimo è Coutinho a servire Salah che, tutto solo, trova l’ennesima opposizione di Rico in uscita. Il finale della prima frazione vede il Siviglia cercare una reazione disaorganizzata, ma l’inerzia è oramai tutta a favore del Liverpool. Negli spogliatoi, dunque, con la partita che sembra già chiusa.
Si torna in campo, porte invertite ma ancora Siviglia a fare possesso: c’è anche Franco Vazquez al posto di N’Zonzi. Stavolta, la mole di gioco è convertita in rete quasi subito: una punizione dalla destra permette a Banega di pennellare sul primo palo. Ben Yedder è di gran lunga il più rapace di tutti e devia il tanto che basta per incrociare, nella serata dei gol da calcio piazzato, e battere l’immobile Karius. 1-3 e minima fiammella di speranza riaccesa per gli andalusi.
Sembra un’impresa quella del Sanchez Pizjuan, una Mission Impossible, che però si avvicina alla realtà a pochi minuti dallo scoccare dell’ora di gioco: un retropassaggio sin troppo leggero di Coutinho costringe Moreno ad un controllo sbilenco. Sarabia ne approfitta, lo anticipa in area e si fa stendere. Brych non ha dubbi, e dopo pochi secondi indica il dischetto.
Alla battuta va ancora Wissam Ben Yedder, che spiazza Karius ma è costretto a ripetere per l’interferenza dei compagni in area: nessun problema, angolo cambiato e portiere di nuovo scherzato, è 2-3 a mezz’ora dal termine.
Lo stadio sembra incendiato, e all’improvviso il Siviglia ha il coraggio e la grinta di un leone: nel giro di cinque minuti sfiorano il pari Pizarro, con l’acrobazia sul cross lungo, e Vazquez, bravissimo a controllare di petto in area prima di sfogare il mancino che, deviato dal portiere, si infrange poi sulla traversa. Atmosfera caldissima e partita che si incattivisce leggermente, Klopp sceglie in maniera saggia di mettere dentro i muscoli di Emre Can e Milner.
La partita è viva, nervosa, si lotta su ogni pallone, come quello che Sergio Rico smanaccia lontano dall’area di rigore: il primo ad arrivarci è Salah che col suo mancino (deviato) fa tremare tutti i presenti e non solo. Il ritmo cala leggermente col passare dei minuti, le squadre si allungano e la stanchezza inizia a farsi sentire. Nessuna occasione rilevante, solo tanti contrasti ed intensità in ogni zona del campo nell'ultima parte di gioco. Tutto sembra già scritto, lo sforzo degli spagnoli oramai esaurito, ma non è ancora detta l’ultima parola.
I padroni di casa, infatti, si riversano in avanti, e proprio nel bel mezzo dell’assedio succede l’impossibile: un calcio d’angolo respinto rimane vacante e finisce sul piede di Guido Pizarro, che non ci pensa due volte e di puro istinto, col destro, fulmina Karius per l’esplosione inverosimile del Sanchez Pizjuan. Tutti in piedi, rumore assordante, dopo la rete non c’è tempo quasi per nulla: il Siviglia ribalta una partita clamorosa, dopo aver chiuso in svantaggio di tre gol il primo tempo, e tiene aperti tutti i conti per il primo posto nel girone E.