"Dopo il sorteggio tutti pensavano che Manchester City e Napoli avrebbero dominato: tanti campioni e due top in panchina, Guardiola è uno dei migliori al mondo, Sarri il migliore tra gli italiani. Io però ero convinto che potessimo giocarcela". E così è stato.
A caccia della qualificazione. Lo Shakhtar Donetsk di Paulo Fonseca non vuole fermarsi e, dopo aver conquistato tre delle quattro vittorie a disposizione nel gruppo F ed essersi confermato al secondo posto del raggruppamento alle spalle della corazzata City, il tecnico degli ucraini ha parlato alla vigilia della sfida decisiva del San Paolo ai microfoni della Gazzetta dello Sport, sottolineando sì la forza del Napoli, ma anche la voglia dei suoi di conquistare la qualificazione agli ottavi.
"Anche noi abbiamo qualità e siamo organizzati, e difatti abbiamo vinto tre gare su quattro. Contro il Napoli? Durissima, ma possiamo ancora sorprendere". Dagli elogi al Napoli da parte di Guardiola ai suoi, che conferma quanto detto dal tecnico iberico alla vigilia della doppia sfida contro i partenopei: "Sì, e concordo in pieno. Negli ultimi anni ho seguito molto Sarri, l’organizzazione delle sue squadre è eccezionale. Dal punto di vista del gioco il Napoli è la miglior squadra italiana e una delle migliori in Europa. Sta facendo un gran lavoro".
Si passa anche ad un paragone, caratteriale, tra i due: "Per me la cosa più importante è la passione per quello che faccio. Non conosco il passato di Sarri, ma in lui vedo la stessa passione, è il modo in cui giocano le sue squadre a mostrarmela. E poi la ricerca della qualità ci accomuna. Fin da quando ho iniziato ho sempre creduto nell’obbligo di dare alla gente belle partite. Non conta solo il risultato. Certo, è importante, ma lo è pure la qualità. E non vedo molti allenatori che amano il gioco, piuttosto ne vedo tanti che amano il risultato".
Si torna anche a dare uno sguardo alla sfida d'andata, con il 2-1 di Kharkiv che ha spianato la strada agli ucraini verso la qualificazione: "È difficile sorprendere un avversario così. Ha un’ottima organizzazione difensiva, non concede spazi. Devi aspettare che ti si presenti l’occasione e coglierla subito. Li avevo studiati, avevo una strategia, non entro nei dettagli perché dobbiamo rigiocarci. Però posso dire questo: se vuoi battere il Napoli devi essere perfetto. Chi toglierei al Napoli? Non è facile, ne hanno tanti di valore. Per fortuna Koulibaly è squalificato: uno dei migliori centrali d’Europa. Al momento però nel Napoli fanno la differenza Mertens e Insigne, creano per loro e per gli altri".
Ed infine, sul San Paolo e sull'eventualità, un giorno, di allenare il Napoli, la chiosa di Fonseca: "Sarà la prima volta che ci vado. Non ho paura, sappiamo che l’atmosfera sarà calda. Ma è bello che si senta la partita. Allenare qui? Perché no? Avete una delle migliori leghe in Europa, ottimi giocatori, gente che ama il calcio. Magari succederà, ora però il mio cuore è con lo Shakhtar. E penso al Napoli".