Paolo Maldini ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. Ovviamente il tema principale è la partita che si giocherà tra pochi minuti tra Italia e Svezia: "La partita di questa sera è una di quelle che mi manca non poter giocare. Pronostico? L’Italia deve passere, il risultato non mi interessa ma la nostra Nazionale deve passare. Sono stato capitano per tanti anni, mi sento dentro questa emozione che poi oggi è l’emozione di tutto il nostro paese. Cosa si dice in questi casi alla squadra? Queste sono le partite in cui non si deve dire molto, le motivazioni ci sono per tutti. Molte volte l’essere troppo carico già essere un problema. E’ vero che San Siro può dare qualcosa in più ma può anche togliere. Io ricordo compagni che preferiva giocare fuori casa: è una questione di personalità e feeling con uno stadio così imponente".
L'ex capitano del Milan e della Nazionale ha poi parlato della gara di andata di venerdì scorso: "La partita d’andata non è stata bella, l’Italia è molto superiore alla Svezia ma non siamo stati capaci di controbattere a quelle che sono le loro forza quali tattica rigida e fisicità. Mi aspetto un’Italia diversa stasera. Io mi sono trovato in questa situazione nello spareggio con la Russia. Il girone con la Spagna è stato penalizzante per noi, nel caso dovesse finire male ci dovremmo fare tante domande soprattutto sul movimento del nostro calcio, sulle responsabilità dei nostri dirigenti".
In chiusura una domanda sul futuro di Paolo Maldini: "Tutti si chiedono perché non sono nel mondo del calcio ma è una scelta mia. Vedo la vita in maniera più ampia, ho la possibilità di scegliere il mio futuro e solo se ci fossero delle condizioni ideali potrei tornare in questo mondo. Sarebbe una destinazione obbligata: scelgo o l’Italia o il Milan".