Svezia, l'affondo di Berg: "Gli italiani in campo hanno fatto teatro"

L'attaccante svedese accusa l'atteggiamento della squadra di Ventura nel playoff di andata verso Russia 2018

Svezia, l'affondo di Berg: "Gli italiani in campo hanno fatto teatro"
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Di Francesco Nasato

La Svezia ha conquistato un piccolo, ma importante vantaggio nel playoff che vale il Mondiale di Russia 2018. La vittoria è di misura sull'Italia, successo però fondamentale per affrontare con ancora più convinzione e fiducia il ritorno a San Siro. Nel post gara ci sono state accuse incrociate fra le due Nazionali sull'atteggiamento dei giocatori in campo: troppo duro quello degli svedesi secondo Ventura, eccessivamente teatrale quello italiano secondo la Svezia.

Su tutti l'attaccante Marcus Berg non le ha mandate a dire nei confronti dell'Italia: "Nel secondo tempo hanno provato a farmi prendere ancora un cartellino, hanno voluto provocarmi. Io dico solo: troppo teatro, ma veramente troppo. E non sono neanche bravi come attori! La vittoria? Ora vedono tutti che siamo bravi, che possiamo vincere con tutte le squadre. Noi lo sappiamo, ora lo sa anche ci ha sottovalutato. Non siamo solo forti, ma siamo così bravi di seguire al 100% la tattica del mister. Nel primo tempo abbiamo giocato davvero bene. Nel secondo tempo loro hanno un po' cambiato gioco ma ce lo aspettavamo. L’Italia ha colpito un palo, ma per il resto non ha creato molto, poi siamo siamo riusciti a controllare bene la situazione. A San Siro sarà una partita diversa, ma noi saremo pronti e siamo ancora più carichi".

Insomma, la Svezia giustamente ci crede e in qualche punto punge anche a livello verbale una Nazionale a detta di tutti troppo scarica e brutta per essere vera. Consapevolezza che sembra avere anche il ct svedese Andersson"Non c'è nessun bisogno di abbassare la gioia, sono stati loro a farmelo capire. C'è stato entusiasmo dopo la vittoria, ma ora ci dobbiamo concentrare sul recupero delle forze, sul cibo e sul bere. Ci sono altri 90 minuti da giocare. Siamo a metà strada, è giusto sottolinearlo. Abbiamo parlato di coraggio, di lavorare come gruppo, lo abbiamo fatto durante il girone di qualificazione. La gara è girata per noi, ma non immeritatamente. È vero, è stata una partita molto fisica, vincendo molti duelli a tu per tu. L'arbitraggio non ci ha favorito". 

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni