Protagonista indiscusso in maglia Lazio, Sergej Milinkovic-Savic mancava in Nazionale da oltre un anno. Era stato convocato dalla Nazionale maggiore serba solo tre volte, tutte nel 2016 e l'ultima volta addirittura 17 mesi fa, nel maggio dell'anno scorso. Tre convocazioni, senza però mai assaporare la gioia dell'esordio. Una gioia che molto probabilmente arriverà a Novembre con il centrocampista che potrebbe debuttare con la sua Serbia durante la tourneè alla quale prendera parte la sua Nazionale, in Asia. Affronterà dapprima la Cina e poi la Corea del Sud.
Decisivo il cambio di commissario tecnico, ufficializzato nelle scorse ore: la Serbia ha esonerato Slavoljub Muslin, ed al suo posto è stato promosso il vice Mladen Kristaijc, commissario tecnico ad interim in attesa che venga poi ufficializzato il nome del successore di Muslin. Un giusto premio per Milinkovic-Savic, considerando il fatto che nella Lazio è uno dei punti cardine della squadra che sta incantando nella nostra Serie A. Soddisfazione personale, senza ombra di dubbio, ed anche del club di appartenza, la Lazio, poichè la convocazione del giocatore serbo da per certi versi una conferma della bontà del progetto che la compagine biancoceleste sta portando avanti da qualche anno.
Qualcuno però in casa Lazio storce il naso, non per ciò che riguarda la convocazione in se per se, ma perchè il calciatore ritornerà poi alla base soltanto due giorni prima del berby di Roma. Milinkovic-Savic tornerà infatti a metter piede nella Capitale solo il 16, due giorni prima della partita, la più attesa dalla tifoseria laziale. In più, dovrà smaltire la stanchezza derivante dalle due gare asiatiche oltre al fuso orario, poichè rientrerà in fretta e furia dall'Estremo Oriente e quindi non potrà mai essere al cento per cento della condizione fisica.