Trasferta azera amara per l’Atletico Madrid, che fatica troppo contro un ordinatissimo Qarabag e torna in Spagna con un punto, che serve a ben poco per la classifica. Finisce zero a zero, al termine di una partita, tutto sommato, equilibrata, con la truppa di Simeone decisamente a fasi alterne, che non sfrutta gli ultimi venti minuti di superiorità numerica, per l’espulsione di Ndlovu. Tra due settimane c’è la rivincita al Wanda Metropolitano, con i Colchoneros costretti a vincere per sperare almeno nel secondo posto.
I padroni di casa si dispongono in un 4-2-3-1, con Ndlovu punta centrale, supportato dai trequartisti Michel, Pedro Henrique e Madatov. Double pivote in mediana, con Garayev e Almeida, davanti alla coppia centrale Huseynov e Sadygov, affiancati dai terzini Medvedev e Agolli, con Sehic tra i pali.
Simeone opta per un 4-4-2 all’italiana, con il duo Griezmann-Gameiro in avanti, supportati da Gaitan e Carrasco esterni. In cabina di regia Saul, con Gabi di supporto e davanti a Oblak c’è la coppia Gimenez-Godin, assieme ai terzini Filipe Luis e Vrsaljko.
I Colchoneros partono subito all’offensiva, attaccando prevalentemente da destra, con le scorribande di Vrsaljko, che sale spesso per condurre l’attacco, schiacciando gli azeri nella propria metà campo. Tuttavia, i padroni di casa sono compatti e non concedono molti spazi alla truppa di Simeone, che deve faticare per inserirsi nei varchi giusti per pungere: solo a ridosso della mezz’ora di gioco, i biancorossi hanno diverse chance da rete, con Gaitan, che sfiora la traversa con un tiro di prima, mentre Carrasco brucia la difesa, ma si incarta davanto al portiere in solitaria e il Qarabag si salva. Questa volta, Madatov prova a ribaltare la situazione, cercando la giocata personale, ma la sua percussione viene deviata dalla difesa iberica, mentre Ndlovu ci prova a tempo scaduto. Finisce la prima frazione di gioco a reti bianche.
Al ritorno sul prato dello Stadio Olimpico di Baku, la musica non cambia, con entrambe le squadre sui binari dell’equilibrio assoluto. Gli azeri cercano costantemente Ndlovu, principale riferimento offensivo, che battaglia continuamente con la retroguardia di Madrid, mentre Almeida e Pedro Henrique mettono i brividi ad Oblak dalla lunga distanza. Al 75’, guai per il Qarabag, che perde Ndlovu per doppia ammonizione, in maniera decisamente ingenua, simulando e l’arbitro lo costringe ad abbandonare il rettangolo di gioco. Gli spagnoli le provano tutte, alzando il baricentro, nella speranza di sfruttare la superiorità numerica: Vrsaljko e Correa spingono da entrambe le fasce, ma Guerrier è pericoloso in contropiede e costringe Gimenez agli straordinari per arginarlo.
All’84’, nel pieno del forcing biancorosso, Gabi sfrutta un errore di Sehic in uscita, servendo Torres in area, ma l’ex Liverpool manca il bersaglio e la sfera vola sopra la traversa. Cinque minuti dopo, il Qarabag prova a sbloccare la partita, con Elyounoussi, che riceve direttamente dalla rimessa del portiere, entra in area ma non vede la porta, sprecando una buona occasione. Al novantacinquesimo, Griezmann prova un siluro mancino in area, sugli sviluppi di una punizione, la palla si spegne sul fondo e l’arbitro decreta la fine. Finisce zero a zero.