Dopo aver ottenuto due vittorie su due nelle prime partite del girone C della UEFA Champions League, il Barcellona di Ernesto Valverde punta al tris domani, nel match casalingo del Camp Nou contro i greci dell'Olympiacos. Una sfida speciale per il tecnico blaugrana, che ha allenato in due occasioni la squadra ateniese. Barça che è reduce dal pareggio in extremis in campionato al Wanda Metropolitano contro l'Atletico Madrid.
Queste le impressioni di Valverde in conferenza stampa, in vista della gara di domani: "L'Olympiacos è una squadra che ha cambiato da poco allenatore, ha entusiasmo e giocatori rapidi in contropiede. Non mollano niente, lo so per esperienza. Per me sarà una partita emozionante, come anche quella di ritorno. Ancor di più quando giocheremo in Grecia. Sono stato bene lì, c'è tanta gente che tifa Olympiacos, è un ricordo indelebile per me". L'ex tecnico dell'Athletic Bilbao non si sbilancia sulla formazione: "La gara di domani è importante, ma lo sarà anche quella di Liga contro il Malaga. In Supercoppa spagnola abbiamo perso due partite con il Real, non eravamo in un buon momento dal punto di vista atletico. Poi siamo andati via via reagendo e nelle due partite in cui poi siamo stati in svantaggio all'intervallo non abbiamo più perso. Questo è fondamentale per me. Ovviamente abbiamo giocatori che possono spezzare in due la partita: bisognerebbe prevedere come andrà la partita, ma non si sa mai. Tutti si allenano bene, ma devo prendere delle decisioni. In questo senso si può essere ingiusti con qualcuno, ma è meglio avere problemi di questo tipo. Per noi domani è fondamentale vincere: i tre punti ci avvicinerebbero tantissimo alla qualificazione. Umtiti? Sono contento di lui, è un giocatore fondamentale per noi, è straordinario: è aggressivo, sa uscire con la palla al piede, nel gioco aereo, ma ci può dare di più". Sul ruolo di esterno destro d'attacco: "Quando penso che ci possa servire un certo tipo di giocatore, lo utilizzo. Contro l'Atletico ho optato per Andrè Gomes, un giocatore forte che può dare anche protezione, e che può giocare anche sul lato opposto. Poi è entrato Deulofeu, che può cambiare una partita, soprattutto quando è lanciato".
Ancora sull'Olympiacos: "E' difficile da spiegare, ma c'è affetto reciproco tra me e il club. Una parte del mio cuore è rimasta lì, al Kariskakis di Atene. Sarà emozionante, una partita storica per l'Olympiacos. Quando si inizia un progetto non si può sapere come andrà a finire. La Grecia è un posto difficile, mentre qui vorrei vincere tutto, anche se il primo trofeo già l'abbiamo disputato e non l'abbiamo fatto nostro. So che qui c'è grande pressione per vincere, ma c'era anche all'Olympiacos. Vedremo cosa succederà". E' importante finire primi nel girone? "Potendo scegliere, meglio chiudere al primo posto. E' un nostro obiettivo, è importante, anche per avere maggiore autorevolezza. Poi avremmo il fattore campo per il ritorno degli ottavi. Qualsiasi sportivo vuole sempre finire primo". Cosa è cambiato dopo la Supercoppa: "Hanno fatto tutti i giocatori, hanno grandi ambizioni: la chiave è quella". Su Messi e il Pallone d'Oro: "Sappiamo tutti chi è il miglior giocatore al mondo. Dare il Pallone d'Oro a un giocatore o un altro non mi interessa, perchè sappiamo già chi è il migliore. Non abbiamo bisogno di un Pallone d'Oro in più. Nè d'Oro, nè d'argento, nè di bronzo". Il suo adattamento al Barcellona: "Ho dovuto adattarmi al club, alla squadra, ai giocatori. Questo è uno spogliatoio molto diverso da quello dell'Athletic Bilbao. Quando parlo con i giocatori, voglio trasmettere loro ciò che penso, che si tratta sempre di un cammino da seguire. Voglio vincere sempre, e provo a trasmettere questo mio intento ai ragazzi". Cosa attendersi dall'Olympiacos domani? "Li ho visti molto aggressivi contro la Juventus. Domenica hanno una partita importante, ma in Champions hanno sempre risposto bene. Vivono per godersi questi momenti, sarà difficile".