L'Italia è ai playoff, adesso ufficialmente, adesso sicuramente da testa di serie. Altri tre punti nella serata di oggi per gli Azzurri, che hanno ottenuto la vittoria sul campo dell'Albania in una gara non esaltante dal punto di vista prestazionale, ma che ha visto un buono spirito degli italiani prevalere sulla quantità dei rossoneri, rivelatisi un avversario ostico e battuto soltanto grazie al gol di Candreva al 73esimo. Chi la dura la vince: i nostri ripartiranno, fra un mese, da qualcosa di concreto a livello mentale. Sperando di raggiungere la Russia. Di seguito, la cronaca del match.
Christian Panucci sceglie un 4-2-3-1 all'inizio del match. Davanti a Berisha c'è il quartetto con Hysaj, Veseli, Mavraj ed Agolli. Basha fa coppia con Kace in mediana, mentre in avanti Roshi, Memushaj e Grezda supportano l'unica punta, Sadiku. La risposta di Gian Piero Ventura è col solito 4-2-4: Buffon in porta, Bonucci e Chiellini i centrali. Darmian e Spinazzola i laterali bassi, coppia Parolo-Gagliardini nel mezzo. L'attacco è invece formato da Candreva, Eder, Immobile e Insigne.
La partita vede i consueti problemi degli Azzurri riproporsi in maniera continua anche in un primo tempo che, sulla carta, dovrebbe risultare perlomeno più semplice di così. E invece i rossoneri coprono bene il campo e nei primi minuti, con i tiri di Kace e soprattutto di Grezda da fuori si rendono pericolosi, scaldando i guantoni di Buffon che fortunatamente blocca senza troppi problemi. Una verticalizzazione di Parolo, all'improvviso, per poco non smuove le acque: il suo lancio lungo è per il compagno di squadra Immobile, che in area ha qualche problema con il controllo palla, si defila sulla sinistra, ma poi riesce a calciare, trovando la parata pronta di Berisha sul suo palo.
Un brivido non è però abbastanza per risolvere la continua pericolosità dei padroni di casa, che ancora con Sadiku sfiorano, addirittura, il vantaggio: la sua conclusione è però respinta ancora da Buffon alla sua sinistra. Il finale della prima frazione vede comunque in generale un calo delle Aquile, che iniziano a sprecare di più i palloni e a sbagliare alcune scalate. Questi problemi rischiano di sfociare nel gol dello 0-1 poco prima del duplice fischio: un altro lancio lungo per il taglio interno-esterno di Immobile, che stavolta dalla destra del limite dell'area calcia potentissimo di controbalzo, trovando una straordinaria traversa. Una botta di sfortuna: tutti a bere un tè caldo con le reti bianche.
E' maggiore l'intensità con cui i nostri approcciano alla ripresa, alla ricerca di un vantaggio che risulterebbe preziosissimo; gli ospitanti, al contempo, riprendono la concentrazione e la partita inizia a decollare principalmente sotto l'aspetto dell'agonismo. Si aprono diversi spazi in contropiede per la velocità di Eder, ma l'interista non riesce ad essere concreto: il brivido più grosso in questa fase lo crea Sadiku con una conclusione dalla sinistra, che con una traiettoria strana quasi beffa Buffon al centro della porta; il veterano della Juventus riesce però a cavarsela e a respingere. La reazione degli italiani è segnata da un'azione personale di Insigne, che rientra sul destro prima e ancora sul mancino poi, per poi cercare di concludere alla destra di Berisha il quale però riesce a contenere questa pericolosa iniziativa.
L'episodio che sposta definitivamente la gara in una certa direzione arriva al 73esimo, quando il cross morbido di Spinazzola trova Antonio Candreva, in area, sul secondo palo, tutto solo sul buco di Agolli: da due passi l'attaccante tira potente e batte l'impotente Berisha per il gol dello 0-1. Segue una fase di grossa sofferenza della squadra appena passata in vantaggio, che subisce i tentativi di forcing dei rossoneri con un po' di fiatone specie nei momenti immediatamente successivi al vantaggio. Tuttavia, gli albanesi non riescono a smuovere la situazione e, con il solito possesso sterile, la squadra di trasferta porta a casa i 3 punti, sfiorando anche il raddoppio nel recupero con una grossa chance in volata sprecata da Immobile. 0-1 il risultato finale.