La Polonia si qualifica a Russia 2018; dopo 12 anni, il mondiale è reale. Un primo tempo dominato chiuso 2-0 - Maczynski, Grosicki - che viene messo a repentaglio nell'ultimo pazzo quarto d'ora. Mugosa e Tomasevic riacciuffano i padroni di casa, Lewandowski e l'autogol di Stojkovic allontanano la paura ed avvicinano la festa. 

Sospinti dal caldo pubblico di Varsavia, gli uomini di Nawalka conquistano subito il pallino del gioco, imbrigliando il Montenegro nella propria area di rigore e proponendo un gioco avvolgente e veloce, con spunti interessanti su entrambe le fasce. Ed è proprio lateralmente che si sviluppa il vantaggio dei padroni di casa. Al 6° Lewandowski accudisce una palla ostica sulla trequarti, apertura sulla catena di destra per l'avanzata perentoria di Piszczek che effettua un cross basso; Zielinski controlla e imbuca per Maczynski, destro radente che supera Petkovic. Vantaggio. Il Montenegro non cambia la propria identità di gioco, la quale verte sull'aspettare la Polonia pungendo in contropiede. Un minuto dopo, l'affondo di Ivanic non trova Beqiraj in mezzo, mentre tra l'11° ed il 12° si registrano una conclusione angolata ma debole di Vukcevic ed un cross insidioso di Beqiraj scaturito dopo un dribbling in velocità su Bereszynski.

I ragazzi in maglia bianca - però - feriscono profondamente quando ripartono con agilità e rigore, ed al 16° raddoppiano. Zielinski frattura il centrocampo degli ospiti convergendo rapidamente al centro, verticalizzazione corta per Lewandoswski che riceve spalle alla porta ed allegerisce su Grosicki; destro all'angolino e 2-0. La Polonia abbassa il volume del gioco, controlla abilmente il match e non lascia spazio alla compagine ospite. Orsato estrae il primo giallo - Vukcevic duro su Bereszynski -  mentre Jovovic al 30° conclude indisturbato a centro area grazie ad un liscio clamoroso di Glik. Palla alta, occasione sprecata. Al 36° ci prova Ivanic dal limite - servito casualmente da Beqiraj - palla larga, al 40° Tomacevic anticipa Szczesny sugli sviluppi di un calcio d'angolo senza trovare la porta. Il Montenegro si fa ancora vivo con l'ultimo strappo del primo tempo firmato Jovovic, il quale passa tra due difensori prima di scoccare il tracciante bloccato senza problemi dal N°1 polacco. 

Grosicki - Fonte: voetbalzone.nl
Grosicki - Fonte: voetbalzone.nl

Nawalka cambia all'intervallo, fuori Piszczek, dentro Rybus. Il Montenegro riparte dall'ottima prestazione offerta nei 10 minuti finali del primo tempo. Gli uomini di Tumbakovic puntano molto sulle corsie esterne per tentare di impensierire la retroguardia dei bianchi: il brevilineo Jovovic sfrutta la sua velocità per incalzare Bereszynski, Ivanic lavora in maniera certosina il neo entrato Rybus, non entrato subito con il piglio adatto. Lo stesso Ivanic si becca il secondo giallo della gara stoppando fallosamente un Krychowiak lanciato verso la trequarti, preludio ad un frangente fatto di temperamento e fisicità. Qualche lampo di Grosicki miscelato alla tambureggiante ripartenza di Blaszczykowski - il quale fa fuori i suoi dirimpettai prima di sbagliare il suggerimento in area. Tumbakovic apre il rubinetto dei cambi: Haksabanovic per Ivanic, Mugosa per Jovovic.

Un minuto dopo, 78°, è proprio l'ultimo entrato a dimezzare lo svantaggio. La sfera veleggia in area, Glik non marca a dovere Mugosa che s'inventa uno spettacolare gol in rovesciata. Il Montenegro non è sazio, vuole il pareggio e lo trova. All'82°, Beqiraj prende il fondo in area, cambia lato da Tomasevic che - al limite - controlla e fa partire un tiro radente ed insidioso che muore all'angolino basso. Le speranze del Montenegro di ribaltare una partita storica crollano poco dopo; Mijuskovic non dosa a dovere un passaggio arretrato per Petkovic, Lewandowski è una volpe ed intercetta il pallone, vince il contrasto con l'estremo difensore montenegrino e deposita in fondo alla rete. L'autorete di Stojkovic aumenta lo scarto a favore dei padroni di casa, che rischiano di dilagare negli ultimi 5 minuti. Orsato decreta la fine, Polonia in festa. 

Maczynski - Fonte: @Footballogue / Twitter
Maczynski - Fonte: @Footballogue / Twitter