Il Portogallo è fatto così: vince - male - ma vince. Non è riuscita a fare eccezione la modesta Andorra, squadra di liberi professionisti che, nel tempo libero, giocano contro gente del livello di Cristiano Ronaldo. O meglio, oggi non l'hanno fatto, prima della ripresa: era giusto, specie considerando la sua diffida, che il fuoriclasse della Nazionale campione d'Europa riposasse prima della gara decisiva contro la Svizzera, specie contro un avversario così modesto. Eppure, i compagni di Seleçao non sono riusciti a cavarsela senza il proprio capitano e punto di riferimento in campo: prima del suo ingresso nel secondo tempo, poco e nulla. Poi un 2-0 che lancia le possibilità, per la selezione di Santos, di giocarsi tutto all'ultima giornata per provare addirittura a centrare la qualificazione diretta ai Mondiali. Di seguito la cronaca del match.
Koldo Alvarez sceglie un difensivo 4-4-2 all'inizio del confronto. Gomes fa il portiere, Rubio e San Nicolas laterali con Lima e Llovera a completare il pacchetto arretrato. Rodrigues, Rebes, Vales e Clemente formano la linea mediana, Vieira supporta Alaez in attacco. Fernando Santos risponde confermando il suo solito 4-3-3 con Semedo, Pepe, Neto ed Eliseu davanti a Rui Paticio. Bernardo Silva e Joao Mario si muovono attorno al perno Danilo Pereira, in attacco riposo per Cristiano Ronaldo: giocano Gelson Martins, André Silva e Quaresma. Panchina anche per i diffidati Cedric e Fonte.
L'avvio è stranamente complicato per la selezione campione d'Europa, che nonostante la tanta qualità in campo - che permette comunque di arrivare in diverse occasioni sul fondo - non riesce ad arrivare bene a servire l'ultimo passaggio. Questo, unito ad una buona tenuta del campo dei padroni di casa per mezz'ora circa, spiega il motivo per cui il primo vero squillo del match lo dia Quaresma, con la testa, su un cross giunto dall'altra corsia: il tentativo dell'ex Inter termina però a lato. L'esterno si comporterà molto meglio ed impegnerà Josep Gomes ad un intervento poco dopo, con il suo solito pericoloso destro da fuori, respinto comunque dall'estremo difensore. Nulla da fare nemmeno per André Silva e Pepe, che entrambi sugli sviluppi di due mischie separate non riescono a segnare l'1-0 da distanze ravvicinate: al duplice fischio, il parziale vede bianche entrambe le reti del rettangolo verde.
Indipendentemente da quale sia il problema, la soluzione può essere sempre buttare dentro uno come Cristiano Ronaldo: l'impatto del fuoriclasse con la 7 non sarà tanto nella qualità della proposta offensiva dei compagni quanto psicologico, con il confronto che inizierà ad assumere tinte diverse dopo il suo ingresso, avvenuto nell'intervallo al posto di uno spento Gelson Martins. Il solito timbro del madridista arriva al 18esimo della ripresa, su un pallone vagante in area dopo un cross di Joao Mario dalla sinistra: per lui è un gioco da ragazzi controllare il passaggio e, sempre con la gamba destra, sentenziare il vantaggio dei suoi. La gara prende a questo punto ovviamente una piega diversa, con gli ospitanti chiaramente in difficoltà: all'86esimo, su una mischia in area, verrà respinto ancora un primo colpo di testa di CR7, ma sarà poi André Silva - su assistenza sempre aerea di Danilo Pereira - a chiudere definitivamente i conti con il 2-0. Termina così il match. Il Portogallo dovrà vincere in casa con la Svizzera, all'ultima giornata, per raggiungere l'agognato Mondiale; in caso opposto, sarà obbligato il passaggio dai playoff.