Momento interlocutorio per la nazionale della Croazia. L'1-1 casalingo contro la Finlandia - con una prestazione ai limiti della decenza - è costato carissimo al commissario tecnico Ante Cacic. Non solo i balcanici hanno infatti perso il primo posto nel girone in favore dell'Islanda, ora prima e padrona del proprio destino, ma il 64enne allenatore ha anche perso il posto. E' infatti giunta in mattinata la notizia dell'esonero: alla federazione non è andato giù lo stop casalingo in una partita assolutamente da vincere, la quale si accoda a una serie di delusioni - come la sconfitta in Turchia di settembre o l'Europeo concluso con l'eliminazione agli ottavi di finale. Già da diverse gare la Croazia non offriva prestazioni convincenti, ma ieri il vaso, già traboccante, è finito in frantumi.

Al suo posto la federazione ha chiamato Zlatko Dalic, che sarà già da domani al lavoro con la squadra per preparare la delicatissima e decisiva sfida di lunedì sera contro l'Ucraina, appaiata in classifica a quota 17 punti con i balcanici, mentre l'allenamento di oggi è diretto da Josip Simunic. Dalic, classe 1966 con un passato da calciatore, ha costruito la sua carriera soprattutto negli Emirati Arabi Uniti, dove ha guidato l'Al-Faisaly e l'Al Ain, con una parentesi nell'Al Hilal, in Arabia Saudita. In patria si è seduto sulle panchine del Rijeka e dello Slaven Belupo. Tra le altre esperienze, una sulla panchina della Dinamo Tirana, durata soltanto due partite. Nel suo palmarès annovera una Coppa della Corona del Principe Saudita, vinta nel 2013 con l'Al Hilal, ed un campionato degli Emirati Arabi, conquistato con l'Al Ain.

Quella alla guida della Nazionale Croata sarà sicuramente l'esperienza più prestigiosa della carriera di Dalic, il quale deve però fare i conti con una situazione decisamente delicata: non solo si giocherà la qualificazione sul campo dell'Ucraina di Shevchenko, ma anche il futuro.