Importante vittoria della Repubblica Ceca, che in casa dell'Azerbaijan conquista tre pesanti punti in vista delle Qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, lontani ad oggi sei punti ma ancora non matematicamente irraggiungibili. Avanti grazie a Kopic, i ceci non chiudono la sfida, subendo il pari di rigore da parte di Ismaylov. Poco male, comunque, per i ragazzi di Jarolim, definitivamente in vantaggio grazie a Barak.
Padroni di casa che, senza gli infortunati Medvedev e Abdullayev, scendono in campo con il 4-5-1. Davanti ad Agayev, difesa a quattro composta da Mirzabekov, Huseynov, Sadygov e Pashayev. Dietro l'unica punta Gurbanov, folta zona centrale del campo, con Almeida ed Husenyov a protezione di Sadygov. Completano l'undici azero, Ismaylov e Nazarov. Un più offensivo 4-2-3-1, invece, per i cechi ospiti, che si affidano a Krmencik in avanti, vista l'assenza di Patrik Schick, sostenuto dalla trequarti composta da Kopic, Barak e Jankto. Pavlenka in porta, protetto dai centrali Brabec e Suchy. Sulle fasce di difesa, Kaderabek e Boril, mentre sono Darida ed Husbauer i mediani scelti da Jarolim.
Avvio a ritmi bassi, con il primo tempo che vive di episodi: un paio di colpi di testa di Krmencik, il primo parato da Agayev ed il secondo alto sopra la traversa. Padroni di casa che provano a giocare la palla in velocità, soprattutto in situazioni di ripartenza. E' Nazarov l'uomo più pericoloso degli azeri ed il primo a chiamare in causa Pavlenka, che sul suo mancino va in presa in scioltezza. Maggiori brividi il portiere del Werder li corre alcuni minuti dopo, sempre sull'ala azera, che da ottima posizione conclude un contropiede sull'esterno della rete. Al giro di boa del primo tempo salgono i ritmi e i capovolgimenti di fronte si fanno più frequenti, sebbene le occasioni latitino, almeno fino alla mezz'ora: Jankto, tutto solo sul secondo palo, manda largo di testa.
Il talento dell'Udinese si accende all'improvviso e va di nuovo a un passo dal gol altre due volte: di destro, a giro, trovando le mani di Agayev a respingere, poi sul prosieguo dell'azione con un altro colpo di testa fuori lo specchio. A sbloccare ci pensa il compagno Kopic, ma c'è di nuovo lo zampino di Jankto: suo il tiro che il portiere di casa ribatte sui piedi dell'ala del Plzen, facile tap-in e 0-1 al minuto numero trentacinque. I cechi, spinti sulle ali dell'entusiasmo, sfiorano il raddoppio con Barak, il cui tiro di facile lettura viene neutralizzato. Nel recupero torna a mettersi in mostra anche Krmencik, di nuovo di testa, di nuovo Agayev a negargli la gioia del gol.
Dominio ospite anche in avvio di ripresa, gioca in scioltezza la Repubblica Ceca, che prova ad esplorare le corsie: a destra si fa vedere con insistenza Kaderabek, che ci prova due volte non inquadrando lo specchio della porta. I cechi però non la chiudono, così l'Azerbaigian la riapre: Kurbanov entra in area e subisce il fallo di Brabek, Ismaiylov va di rigore e incrocia il gol del pareggio al 55'. I caucasici dopo il gol del pari tornano a controllare il match, perdendo un pizzico di sicurezza, ripristinata dieci minuti dopo dall'imperioso stacco aereo di Antonin Barak, che svetta su un traversone da destra e incorna nel sette il nuovo vantaggio. Darida potrebbe mandare i titoli di coda al quarto d'ora dalla fine, lanciato oltre la linea difensiva - in posizione regolare - sciupa tutto calciando in maniera prevedibile per Agayev, che intercetta e salva. Va ben più volte vicina la Repubblica Ceca al vantaggio piuttosto che l'Azerbaigian al pareggio: spenta la squadra di Prosinecki, piuttosto in balia degli ospiti, se non nei tre di recupero, dove però non succede nulla.