Si avvicina, per l'Italia, il primo impegno di questa sosta d'ottobre. Nel fortino di casa, Ventura attende la Macedonia, prima della seconda fermata con l'Albania. Come detto nei giorni scorsi, una nazionale modellata dalle assenze, specie nel comparto di mezzo. Blindare la seconda posizione è doveroso, un risultato positivo domani può scongiurare il fallimento da più parti sussurrato. Il CT lavora alacremente sul campo per trovare la giusta chimica, per "addolcire" lo stato di crisi. Bolle in pentola qualche novità, la Macedonia, da un punto di vista tecnico, non può spaventare, dopo il successo di misura con Israele, occorre fornire indicazioni anche sul piano del gioco.
Per dare maggiore imprevedibilità alla manovra, Ventura pensa all'inserimento nel comparto d'attacco di Simone Verdi, esterno in forza al Bologna. Verdi può collocarsi sull'out di destra e garantire, qualitativamente, qualcosa in più di Candreva. Possibile una sorta di staffetta, con Verdi protagonista contro la Macedonia e Candreva dal primo minuto in Albania. Sul fronte opposto, Insigne.
In mediana, al fianco di Parolo, certo il rilancio di Gagliardini. Un inizio di stagione difficile, complice un'estate di rincorsa dopo l'europeo di categoria. Prestazioni sotto il livello di guardia, poi la recente ascesa. Ventura affida a Gagliardini la regia, in coabitazione con Bonucci, primo uomo in fase di impostazione. La retroguardia non muta, è da sempre il nostro fiore all'occhiello. In un periodo di transizione, un necessario punto di partenza. Chiellini e Barzagli, con Bonucci appunto, a protezione di Buffon. Le corsie sono presidiate da Darmian e Zappacosta, Spinazzola si siede quindi inizialmente in panchina.
Il probabile undici: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Zappacosta, Parolo, Gagliardini, Darmian; Verdi, Insigne, Immobile