Dopo otto giornate, la Francia guida il gruppo A con una lunghezza sulla Svezia. Una sola battuta d'arresto, a fronte di cinque vittorie e due pari in otto partite. La nazionale di Deschamps raggiunge la seconda sosta di questa stagione dopo i quattro punti conquistati tra la fine di agosto e i primi di settembre. Una spumeggiante performance con l'Olanda, quattro reti all'attivo, poi una brusca frenata con il modesto Lussemburgo, 0-0 e qualche mugugno. 

Il calendario prevede ora l'insidiosa trasferta di Sofia con la Bulgaria, prima del ritorno in suolo transalpino per il secondo impegno con la Bielorussia.

Deschamps si affida a un gruppo consolidato e ricco di talento. Umtiti è in ottima condizione, Varane fresco di rinnovo col Real, Koscielny una certezza. In mediana, splende il bianconero Matuidi, affiancato dall'infaticabile Kante, dal genietto Rabiot, da Sissoko e da un Tolisso che in Baviera fatica ad emergere. Piatto forte davanti. Non solo Griezmann e Mbappé, la margherita di scelta è sostanzialmente infinita. Una prima punta come Giroud, un esterno di fantasia come Lemar, frecce in grado di mutare il corso di una partita. Al tecnico il compito di miscelare un undici di fantasia ed equilibrio, motivando la squadra, fondendo le individualità.  

I convocati

Areola, Lloris, Mandanda;

Digne, Jallet, Kimpembe, Koscielny, Kurzawa, Sidibe, Umtiti, Varane;

Kante, Matuidi, Rabiot, Sissoko, Tolisso;

Coman, Giroud, Griezmann, Lacazette, Lemar, Mbappe, Payet, Thauvin