Champions League - Sporting e Barcellona si giocano il primato nel girone D

Dopo le vittorie alla prima uscita contro rispettivamente Olympiakos e Juventus, Sporting e Barcellona si giocano, a Lisbona, la testa del girone D. Entrambe le squadre sono in cima alla classifica dei rispettivi campionati, e la sfida potrebbe riservare diverse insidie agli uomini di Valverde contro i portoghesi, ancora imbattuti in questa stagione.

Champions League - Sporting e Barcellona si giocano il primato nel girone D
Champions League - Sporting e Barcellona si giocano il primato nel girone D
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Di Stefano Fontana

Archiviata la serata di martedì, col suo carico di gol ed emozioni, torna in campo la UEFA Champions League, con tutti i protagonisti mancanti all'appello. In particolare, occhi puntati sul Barcellona, che sarà ospite dello Sporting Lisbona nella gara valevole per la seconda giornata del gruppo D. Entrambe hanno vinto alla prima uscita, dunque ci si gioca la testa del girone che vede anche protagoniste Olympiakos e Juventus.

Avvicinamento al match positivo per lo Sporting, che deve ancora perdere il primo match ufficiale di questa stagione. I biancoverdi sono stati una valanga con sei vittorie consecutive, incluso il 3-1 firmato da Doumbia, Gelson Martins e Bruno Fernandes sul campo dell'Olympiakos. Nell'ultima di campionato, invece, qualche difficoltà in più per la squadra capitanata da William Carvalho, con la Moreirense capace di strappare un pari al termine di una partita nervosa quanto equilibrata. Comunque, lo Sporting è secondo in classifica dietro solo al Porto, ancora a punteggio pieno, ed il prossimo weekend toccherà allo scontro diretto farci capire quali siano le reali gerarchie del torneo lusitano. 

Tanti ballottaggi e dubbi di formazione per Jorge Jesus: nella linea a quattro davanti a Rui Patricio dovrebbero esserci l'ex di turno Mathieu e Coates nel ruolo di centrali, con Piccini sulla destra ed uno tra Silva e Coeintrao sulla mancina. Tutti arruolabili anche a centrocampo: William Carvalho è il perno indispensabile, e dato lo stato di forma sarebbe difficile lasciare fuori Gelson Martins (sulla fascia destra) e Bruno Fernandes, a fare da raccordo con la punta. Dovrebbero completare il quintetto l'altro mediano Battaglia e l'esterno mancino Acuna. Nel ruolo di unica punta, Seydou Doumbia sembra in vantaggio su Vas Dost. 

Sporting Lisbona (4-2-3-1): Rui Patricio; Piccini, Coates, Mathieu, Silva; William Carvalho, Battaglia; Gelson Martins, Bruno Fernandes, Acuna; Doumbia. All. Jesus 

Situazione simile per il Barcellona, che dopo la doppia sconfitta con il Real in Supercoppa Spagnola non ha sbagliato un colpo: sette vittorie consecutive, di cui le prime quattro senza subire gol, tra campionato ed Europa, dove i blaugrana hanno sbranato per 3-0 la Juventus vice-campione dello scorso anno. Testa solitaria in Liga quindi per i catalani che, complici le difficoltà del Real Madrid, hanno accumulato già 7 punti di distacco sui rivali e, nonostante l'addio di Neymar e l'infortunio del suo sostituto Dembelè, fuori probabilmente fino al 2018, possono contare su un Messi extra-lusso da 12 gol stagionali: uno ogni 60 minuti. 

Pochi i dubbi di Ernesto Valverde, che oltre al già citato Dembelè non potrà contare su Rafinha, out per problemi al ginocchio. Davanti a Ter Stegen dunque ci saranno Piqué e Umtiti, mentre sulla fascia destra possibile occasione per Semedo. A sinistra pronto il solito Jordi Alba, mentre in mezzo non c'è spazio per il turnover: Rakitic e Iniesta ai lati di Busquets. Davanti, Deulofeu proverà a non far rimpiangere gli assenti illustri andando a comporre il tridente con Messi e Suarez. 

Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Semedo, Piqué, Umtiti, Alba; Rakitic, Busquets, Iniesta; Messi, Suarez, Deulofeu. All. Valverde

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Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.