Carlo Ancelotti regge benissimo la pressione. Intervistato da Le Figaro, il tecnico del Bayern Monaco ha detto la sua sul momento non facile della rosa bavarese, terza in campionato a causa di qualche scivolone di troppo: "Al Bayern non avverto alcuna pressione perché non leggo i giornali. Sa perché? Perché non capisco il tedesco" scherza l'ex tecnico di Milan e Paris Saint-Germain, allontanando in parte quei nuvoloni neri che da inizio anno si addensano sul club più forte di Germania.
In merito all'affascinante sfida di Champions League che vedrà il suo Bayern sfidare la corazzata Paris Saint-Germain, Ancelotti parla della sua esperienza sotto la Tour Eiffel, facendo un piccolo mea culpa: "All'epoca non mi comportai benissimo - ha detto - perché volevo andare via e la società voleva invece che rimanessi. Ci fu qualche piccolo problema, è stato un momento difficile e il rapporto con Al Khelaifi si complicò. Ma il tempo aggiusta tutto e oggi la nostra relazione è buona".
E, sull'attuale momento del club francese: "Ora il Psg è un grande club. Con Neymar e Mbappé Parigi si sta cercando un'identità. Al Bayern è chiara. Da anni la linea di condotta è tracciata, l'identità è chiara, non è ancora così per il Psg. E' un club cambiato molto. Ora è un grande club. Sono contento dell'incontro al Parco dei Principi, il suo tifo e giocatori come Thiago Silva, Rabiot, Motta, Verratti, Pastore. Avevamo una bella relazione, mi mancano".
A proposito proprio del regista ex Pescara, Ancelotti non disdegna una frecciatina in merito alla sua turbolenta estate di calciomercato: "Non mi piacciono queste cose, questo tipo di comportamenti. Durante il calciomercato molti giocatori vogliono partire, ma non so se vogliono davvero lasciare il loro club o solo migliorare il loro contratto".