Falsa partenza in Champions, la sconfitta contro lo Shakthar Donetsk è finora l'unico risultato negativo stagionale per il Napoli, che ad eccezione della serata ucraina storta, ha sempre vinto nelle altre uscite ufficiali. C'è da cancellare il brusco stop dello 'Stadio Metalist' e quale occasione migliore per farlo davanti ai propri tifosi, con il Napoli che domani sera (calcio d'inizio alle ore 20:45) ospiterà il Feyenoord, sulla carta la squadra meno forte del girone, ma comunque da prendere con le pinze. Tre punti obbligatori, per rimettersi in carreggiata nel girone, ma Maurizio Sarri predica calma e concentrazione: "Non dobbiamo scendere in campo pensando di aver già vinto. Affrontiamo una squadra che è da rispettare. Il Feyenoord l'anno scorso ha vinto il campionato olandese, ha finito il torneo davanti all'Ajax ed al PSV Eindhoven, quindi è un gruppo di valore. Ha un livello di dinamismo elevato, ha buon ritmo e buona aggressività con dentro calciatori di grande qualità, come i suoi attaccanti esterni, esperti a questi livelli. Attacca a pieno organico e forse per questo concede qualche ripartenza, ma a me piacerebbe tenerli lontani dall'area. Il San Paolo dovrà darci una mano, non è un match decisivo ma molto importante".
Potrebbe esserci qualche cambio rispetto alla squadra ammirata sabato pomeriggio a Ferrara: "Dovrò fare tutte le valutazione del caso, ma è ovvio che avvicenderò i calciatori più stanchi. Ce ne sono alcuni che non hanno assolutamente dato cenni di stanchezza e questo è ottimo. Ci saranno 3-4 cambi rispetto alla sfida di sabato, ma niente di più". Il Napoli quest'anno è specializzato nelle rimonte, sono già tre quelle portate a compimento in questo primo scorcio di stagione: "Di fronte agli episodi negativi la squadra ha mostrato di avere reazioni caratteriali forti, spero di portarci dietro tutto l'anno questa caratteristica. Anche se, ogni tanto, preferirei vincere senza soffrire".
Grave infortunio a Milik, l'attaccante polacco non tornerà disponibile prima di quattro o cinque mesi. Ora bisognerà studiare soluzione diverse per ovviare all'assenza dell'ex centravanti dell'Ajax: "E' stato sfortunatissimo e stava tornando in grande condizione, mi dispiace tanto ma non dobbiamo piangerci addosso. Mi spiace per il fatto che nessuno ha puntato il dito contro il terreno di gioco di Ferrara che era davvero pessimo, indegno. Giocare in quelle condizioni è rischiosissimo e noi abbiamo pagato pegno, un pegno dolorosissimo". Ora come ora, avrebbero fatto davvero comodo Zapata o Pavoletti, o magari entrambi: "E' inutile avere in rosa tanti giocatori, e poi non poterli utilizzare perchè ci sono delle restrizioni. Esistono le liste UEFA, non si può far giocare un numero elevato di calciatori. Questa è la realtà. Il discorso Milik si può fare anche ai terzini, che sono quattro per due ruoli. Poi va capito con quale voglia un giocatore sarebbe rimasto a fare la terza punta". Potrebbero essere, a turno, Callejon ed Ounas le mosse che il Napoli adotterà quando Mertens sarà costretto a rifiatare in panchina, in attesa di avere Inglese a gennaio: "La cosa che mi dà più rabbia è che sabato abbiamo fatto dieci minuti di grande livello col 4-2-3-1, ed è un'alternativa che ora purtroppo perdiamo. Callejon come prima punta credo che dia ampie garanzie, se pensiamo ai sei minuti di recupero che ha fatto conquistando tre punizioni. Ounas è un ragazzo che ha grandissime qualità, anche contro il Benevento, appena entrato, ha dimostrato di che pasta è fatto. Non ci dà ancora garanzie perchè non è del tutto inserito nel nostro modo di giocare, è molto istintivo. Bisogna lavorarci ancora un pò, il ragazzo però si farà".
Su Pepe Reina, il tecnico parla chiaro: "Sta facendo benissimo. Ha preso gol sul suo palo, ma non è che se lo prendeva dall'altro lato cambiava qualcosa. È un po' un luogo comune quello che il portiere non possa prendere gol sul suo palo. La situazione era difficilissima, la barriera era lunga, i primi due si sono inchinati e quando ha visto la palla era ormai lontano metri. Poteva invece mettersi tutto sul suo palo, ma se avesse fatto così 8 volte su 10 avrebbe preso gol sull'altro".
Prende la parola anche Jorginho, seduto di fianco a mister Sarri. Fiducioso per domani il playmaker italo-brasiliano: "Siamo tranquilli e fiduciosi per una gara che comunque dobbiamo fare nostra e cancellare la brutta battuta d'arresto subìta in Ucraina. Dobbiamo fare attenzione perchè il Feyenoord è una buona squadra, di valore, bisogna essere concentrati dall'inizio alla fine". Campionato o Champions League, non fa alcuna differenza: "Giochiamo sempre per vincere, per me non è diversa una competizione dall'altra. Anche al giovedì, in partitella, do il massimo per fare bene".
Poi, Jorginho rivolge un pensiero a Milik, sfortunatissimo, costretto ad un nuovo lungo stop a causa della rottira del legamento crociato del ginocchio: "Mi dispiace tantissimo, è un bravo ragazzo, non lo merita. Ci darà motivazione per giocare e vincere anche per lui, per dedicargli un trionfo".