Un sontuoso Manchester City sorride in Olanda, schiantando il povero Feyenoord per ben quattro reti a zero. Impostato tatticamente in maniera offensiva e spregiudicata, il collettivo inglese mette subito pressione alla squadra di Rotterdam, marcando il tabellino con Stones ed Aguero nei primi dieci minuti di gara. Affatto contenti del positivo parziale, i Citizens calano il tris grazie a Gabriel Jesus, che approfitta di una respinta corta di Jones, davvero martoriato dalla conclusioni avversarie differentemente dall'inattivo collega Ederson. Nella ripresa, senza sforzarsi troppo, gli ospiti fanno poker con Stones, ancora di testa.
Padroni di casa che scendono in campo con il consueto 4-3-3, dove sono Botteghin e van der Heijden i centrali difensivi piazzati davanti a Jones. Come terzini, Van Bronckhorst getta nella mischia St Juste e Nelom, incaricati di sostenere in fase di manovra offensiva gli esterni Berghuius e Boetius. In mediana, El Ahmadi, affiancato da Amrabat e Vilhena. Completa l'undici olandese, la prima punta Kramer. Un iper-offensivo 3-5-2, invece, per gli ospiti, con Guardiola che si affida a Bernardo Silva, David Silva e Kevin De Bruyne nei tre di centrocampo, affiancati dagli esterni Walker e Mendy. In avanti, invece, Gabriel Jesus ed Aguero. Completa l'undici di Guardiola, il terzetto Stones-Fernandinho-Otamendi davanti ad Ederson, sceso in campo con il caschetto a causa del brutto colpo ricevuto in Premier League e contro il Liverpool.
Gara subito in discesa per il Manchester City, che facendo leva su un atteggiamento subito aggressivo batte il Feyenoord già al 2', con un poderoso colpo di testa di Stones su assist di David Silva. Doccia fredda, dunque, per i campioni d'Olanda, subito storditi dalla serie impressionante di passaggi dei rispettivi avversari. Sempre premendo sull'acceleratore, gli inglesi sfiorano il 2-0 cinque minuti dopo, quando è Van der Hejden a togliere, di testa e sulla linea, un pallone destinato in rete. Poco male, comunque, per i Citizens, che appena all'11' bissano in pieno stile-Guardiola: Silva apre per Walker dopo una serie di passaggi pregressi, il terzino la mette bassa in area per Augero, che da vero rapace anticipa i centrali olandesi marcando la preziosa rete.
Troppo forte il City, troppo friabile dietro il Feyenoord. I ragazzi di Van Bronckhorst, infatti, non riescono proprio a coprirsi, soffrendo maledettamente le incursioni inglesi. In avanti invece, complice anche una retroguardia ospite composta da due centrali ed un Fernandinho nato mediano, gli olandesi trovano maggiore respiro, come conferma l'occasione mancata da Kramer al 21', poco lucido al momento di concludere un contropiede partito da Boetius e nato grazie ad un pallone perso da Bernardo Silva. Lo spavento costringe il City a chiudere i conti ed infatti, appena quattro minuti dopo, gli inglesi calano la mannaia sulla sfida con Gabriel Jesus, che dopo un frenetico batti e ribatti incrocia Jones, a difesa olandese ferma per un presunto offside del brasiliano. Succede poco altro, con Marciniak che fischia due volte dopo una fase di leggera tranquillità.
Seconda frazione che comincia diversamente dalla precedente, con il City più calmo ed il Feyenoord ancora incapace di offendere con pericolosità. Fino all'ora di gioco, infatti, i Citizens vivacchiano, palleggiando e pungolando gli avversari fino alla decisa sterzata al minuto numero sessantatre, quando è sempre Stones a saltare in cielo e a ringraziare De Bruyne per il lob, colpendo di testa e battendo Jones per la quarta volta complessiva in questa sfida. Come un fulmine isolato durante una giornata afosa, la rete del difensore ex Everton è l'unico vero squillo della prima metà di frazione, che scivola lentamente a causa anche dei cambi adottati da Pep Guardiola, che tramutano l'iniziale 3-5-2 in un più equilibrato 4-3-3.
Non succede molto altro, alla Stadion Feijenoord, con gli sfiduciati olandesi praticamente inermi di fronte allo strapotere fisico e tattico degli inglesi degli inglesi, davvero perfetti fin dai primi minuti di sfida. Il Manchester City ha infatti impressionato per la facilità con cui aggredisce l'avversario, confermandosi tatticamente equilibrato anche con più trequartisti che centrocampisti centrali nella mediana. Una vittoria, dunque, preziosissima che, considerando anche il passo falso del Napoli contro lo Shaktar Donetsk, indirizza positivamente fin dalle prime battute, con gli inglesi che si auto-prenotano come una delle rose più forti di tutta la competizione europea. Migliore in campo per i padroni di casa, nessuno. Per gli ospiti in evidenza Stones.