Il match di cartello di serata, il re-match dei quarti di finale dell'anno scorso. Barcellona-Juventus è tante cose, ma prima di tutto ha il sapore di un test, di un esame in cui due squadre si misurano con loro stesse, per capire quanto l'estate le abbia cambiate in profondità, togliendo loro alcuni principali interpreti. Senza Bonucci e Dani Alves i bianconeri, senza Neymar i catalani. Assenze che alla lunga potrebbero pesare, ma che per ora sono state attutite lentemente: entrambe sconfitte amaramente in Supercoppa, ma ora entrambe a punteggio pieno. La Champions può essere il vero banco di prova.
Per i blaugrana l'inizio di stagione è stato a fasi alterne e senza destare particolari impressioni positive, se mai i pochi segnali lanciati si sono rivelati del tutto negativi, come le due sconfitte contro il Real Madrid in Supercoppa, anche con l'attenuante di un mercato che ancora doveva decollare e che alla fine si è ridotto a soli quattro acquisti: Deulofeu, Dembelé, Paulinho e Semedo.
Il francese classe 1997 è la punta di diamante dell'estate, l'erede designato di Neymar, colui che andrà a formare con Messi e Suarez il nuovo tridente per i prossimi anni. Sabato sera ha esordito in Liga, al Camp Nou, nel match interno contro l'Espanyol; stasera, invece potrebbe essere il suo momento per giocarsi la prima gara di Champions con la maglia del Barcellona, dopo aver ben figurato lo scorso anno con quella del Borussia Dortmund - anche se le cose migliori da lui si sono viste in Bundesliga.
Il condizionale sulla presenza per questa sera di Dembelé dal primo minuto è d'obbligo, perché Valverde potrebbe anche puntare di nuovo su Deulofeu, il suo titolare in queste prime uscite. I due sono in ballottaggio, mentre sono ovviamente intoccabili (lo diventerà anche il francese, ndr) Leo Messi e Luis Suarez. Quest'ultimo sembrava costretto a saltare l'impegno per infortunio, ma il rientro anticipato di almeno due settimane gli permetterà di scendere in campo dal primo minuto.
A centrocampo con ogni probabilità non dobbiamo attenderci sorprese: Busquets sarà il perno mediano centrale, ad affiancarlo ci saranno Iniesta e Rakitic. Paulinho, invece, parte dietro nelle gerarchie e potrebbe essere un'arma da utilizzare a gara in corso, anche se non ha caratteristiche tali da permettergli di cambiare la partita mettendo piede in campo. Lo stesso discorso vale per la difesa, la quale dovrebbe prevedere Semedo e Jordi Alba a correre sulle corsie e la coppia centrale formata da Piqué e Umtiti, con l'ex Lione che ha ormai saldamente scalzato Mascherano. Tra i pali nessuna rotazione campionato-coppa: gioca Ter Stegen.