L'Argentina, guidata da Jorge Sampaoli, è entrata ufficialmente nel particolare limbo del "vietato sbagliare". Già, perché l'Albiceleste è reduce dal pareggio del Centenario contro l'Uruguay, un risultato sicuramente da non buttare via, ma un punto di partenza verso il rush finale che porta dritto dritto al Mondiale di Russia dell'anno prossimo. Un ultimo strappo composto di tre partite a cominciare da quella che si giocherà alle 01.30 di martedì notte con Messi e compagni che, al Monumental, giocheranno contro un Venezuela che è ormai spacciato ma che, la scorsa giornata, ha fermato la Colombia sullo 0-0.
Un avversario, come tutti d'altronde, da non sottovalutare visto che la compagine di Sampaoli ha bisogno di tantissimo rodaggio e la sfida contro l'Uruguay ha messo in luce tutte le difficoltà dell'Albiceleste che fatica tremendamente a costruire, con la luce che si accende in maniera direttamente proporzionale ai pensieri di Messi. Basti pensare che gli unici due pericoli creati dall'Argentina, al Centenario, portano la firma del numero 10 prima su calcio piazzato e poi dopo un bello scambio con Dybala. C'è da lavorare e anche tanto, ma di tempo non ne resta molto visto che dopo il Venezuela ci saranno solo due partite: Perù in casa ed Ecuador fuori. Ecco perché quella del Monumental può diventare decisiva visto il calendario, sulla carta, più agevole per l'Argentina rispetto alle contendenti.
Sampaoli dovrebbe optare per tre cambi rispetto alla sfida contro l'Uruguay quindi 3-4-2-1 con Romero in porta, terzetto difensivo composto da Otamendi, Fazio e Mascherano al posto dello squalificato Mercado. A centrocampo Banega al posto di Pizzaro e Biglia con Di Maria ed uno tra Acuna e Acosta sulle fasce. Davanti Messi e Dybala agiranno dietro Icardi il quale dovrebbe essere ancora favorito su Aguero. Fischio d'inizio alle ore 01.30 con il Monumental che si preannuncia gremito per una sfida da non fallire perché, da ora in poi, è vietato sbagliare per l'Argentina.