Non solo qualificazioni mondiali, con l'Italia di Ventura attesa al secondo impegno dopo la batosta rimediata a Madrid - partita con Israele in programma domani sera alle 20.45. La sosta dei vari campionati consente anche all'Under 21 di trarre interessanti indicazioni in vista del prossimo biennio, destinato a culminare nell'Europeo organizzato proprio nel bel paese. Lo strascico della precedente rassegna continentale è ancora ben visibile, scorie destinate a contaminare anche i primi pensieri di questo nuovo corso. Inevitabile, dopo i proclami d'avvio - un'Italia al completo e mai, sulla carta, così forte - e i responsi del campo. Luigi Di Biagio, confermato in sella dopo voci di un sicuro ribaltone, deve riuscire a chiudere la porta ed isolare il gruppo a sua disposizione, ovviamente fortemente rinnovato.
Il primo impegno con la Spagna - 0-3 a Toledo - non deve portare eccessivo pessimismo, questo anche il pensiero del Ct. Normale dazio da pagare, quando si punta su un plotone ancora da rifinire dal punto di vista tecnico e mentale. Non casuale lo scarto tra i primi 45 minuti e i secondi, con un'Italia, sotto nel punteggio, più aggressiva e più volte pericolosa dalle parti dell'area "rossa". Occorre migliorare determinati aspetti, compattezza difensiva, concretezza, cinismo, credenziali che caratterizzano nazionali fatte e finite, come non è oggi quella di Di Biagio.
Il tempo è dalla parte degli azzurri, a cominciare dalla partita di questa sera. Si torna in campo con la Slovenia, questa volta in Italia, con precisione a Cittadella. Fischio d'inizio alle 21.15, dirige l'inglese Pawson. Di Biagio intende sì ruotare gli effettivi, ma non stravolgere il suo credo, servono certezze, da subito. 4-4-2 quindi, con particolare attenzione alla coppia centrale di difesa, Mancini - Romagna. L'eredità di Rugani e Romagnoli è pesante, giusto non affossare con eccessiva pressione i giovani azzurrini. I laterali bassi sono Calabria e Pezzella, nel mezzo Barella e Mandragora. Riparte da qui il nostro commissario tecnico, dalla crescita esponenziale del centrocampista in forza al Cagliari e dal nuovo innesto del Crotone di Nicola. In corsia, velocità e tecnica, si muovono Orsolini e Chiesa, il simbolo di questa Nazionale. Cutrone e Favilli i due profili d'attacco.
La Slovenia replica con il 4-3-3. Sorcan in porta, linea di difesa composta, da destra a sinistra, da Rom, Badzim, J.Pisek e E.Gliha. In mediana, Zuzek come perno centrale, mezzali Brecl e Bijol. Kramaric e Ozbolt si muovono ai lati di Mlakar.