Secondo impegno per l'Under 21 di Luigi Di Biagio. Dopo la trasferta di Toledo, amara, il ritorno in suolo italico, amichevole con la Slovenia a Cittadella. Cambia la consistenza della squadra rivale, ma il CT attende importanti conferme. Contro la roja, reazione tardiva dopo un primo tempo in difetto, specie per concentrazione e concretezza. Secondi quarantacinque di altro tenore, con gli azzurri in grado di schiacciare la Spagna e sfiorare ripetutamente la rete. L'ex centrocampista di Roma e Inter sottolinea le buone cose contro l'undici finalista al recente europeo, ma lancia un monito ai suoi, fondamentale proporre calcio per emergere nel vecchio continente.
"Sarà una partita completamente diversa dalla precedente. Affronteremo un avversario più aggressivo ma meno propositivo. Ci sarà da battagliare. Veniamo da un risultato negativo ma severo. Non ci stava il 3-0 visto che abbiamo fatto più tiri in porta e conquistato più palloni. Dobbiamo sicuramente migliorare dal punto di vista del gioco, ma ci sono aspetti positivi da cui ripartire. Va sottolineato inoltre che il loro portiere, insieme a Merino, è stato il migliore in campo. Dobbiamo metterci in testa, però, che serve giocare a calcio, perché a livello internazionale se pensi solo a difenderti non vai da nessuna parte"
Dopo la debacle della rappresentativa superiore con la Spagna - caduta fragorosa al Bernabeu - prende forma un interrogativo chiaro: quanto dista l'Italia dalla selezione giallorossa? Di Biagio smorza i timori, anzi avvicina l'Under ai pari età spagnoli. Coraggio, questo chiede l'allenatore.
"Non entro nel merito della nazionale maggiore. Ma a livello di nazionali giovanili non credo che siamo così lontani dalla Spagna. Ce la siamo sempre giocata, ci manca qualcosa dal punto di vista della concretezza. Quando capitano le occasioni bisogna segnare e occorre avere più coraggio".
Con la Slovenia è pur sempre un'amichevole. Un turnover ragionato, una rotazione annunciata per non spremere giocatori fiaccati da una lunga preparazione. L'occasione per vedere all'opera calciatori fin qui poco utilizzati.
"Ci saranno varie modifiche perché siamo a inizio stagione, tanti ragazzi devono recuperare ed è giusto dare a tutti l'occasione di mettersi in mostra. Il modulo? Lascia il tempo che trova, l'importante è l'atteggiamento e il modo di stare in campo".