A due giorni dalla sfida contro l'Italia di Giampiero Ventura, la Spagna del commissario tecnico Julen Lopetegui prepara le varianti tattiche a un incontro fondamentale per la qualificazione diretta ai Campionati Mondiali di Russia 2018 (la seconda classificata dovrà infatti passare per la tagliola degli spareggi). E, se tra gli azzurri rimangono dubbi circa lo schieramento da mandare in campo al Santiago Bernabeu sabato sera, anche nel ritiro della Roja paiono essere diverse le alternative al vaglio dello staff tecnico. 

Nel suo primo anno da allenatore della Selecciòn, Julen Lopetegui si è affidato praticamente sempre al 4-3-3, sistema di gioco che prevede una punta di ruolo, due esterni offensivi e altrettante mezze ali di qualità. Modulo che potrebbe però essere modificato in vista della gara contro gli azzurri, sulla scia dei ricordi (positivi per gli spagnoli) della finale di Euro 2012, a Kiev, quando le Furie Rosse di Vicente Del Bosque travolsero l'Italia di Prandelli per 4-0. In quell'occasione la Roja giocò senza attaccanti di ruolo, evenienza che potrebbe occorrere anche tra due giorni, secondo quanto riportato dai principali quotidiani sportivi di Spagna, AS e Marca. Lopetegui sta infatti pensando a un'alternativa allo schieramento tradizionale, che prevederebbe Alvaro Morata come centravanti, con David Silva e Isco larghi con facoltà di giocare anche da trequartisti. A centrocampo spazio a Sergi Busquets, Thiago Alcantara e Iniesta, in difesa Dani Carvajàl, Sergio Ramos, Gerard Piquè (che potrebbe essere fischiato dal pubblico del Bernabeu) e Jordi Alba. Un once classico, che ricalcherebbe in buona misura quello già visto nella gara d'andata del girone, disputatasi undici mesi fa a Torino, finita 1-1. Out Diego Costa, sarebbe dunque Alvaro Morata, di ritorno nello stadio che è stato suo fino a poco tempo fa, il terminale offensivo della Spagna, con David Villa, richiamato dagli States, nel ruolo di uomo della provvidenza dalla panchina (più indietro nelle gerarchie Iago Aspas del Celta Vigo).

Non è però da escludere la soluzione con Marco Asensio, ormai giocatore importante anche in maglia rossa, da falso nueve, che relegherebbe Alvaro Morata in panchina. Un 4-1-4-1 che non modificherebbe gli equilibri difensivi, quantomeno in termini di nomi da mettere in campo, ma che punterebbe sul maiorchino come grimaldello per aprire gli spazi di quella che in Spagna temono come la "classica" difesa italiana. Scottati dall'esperienza di Euro 2016, in Francia, a Saint-Denis, dove gli azzurri fecero un sol boccone dell'ultima versione della Roja di Del Bosque, gli spagnoli cercano adesso di non dare punti di riferimento agli avversari. Ecco perchè, insieme ad Asensio, si muoverebbero davanti anche i vari David Silva, Isco, Koke e Iniesta, mentre Sergi Busquets rimarrebbe il giocatore di equilibrio davanti alla difesa. Poche chances di vedere in campo dal primo minuto i vari Gerard Deulofeu, Suso, Iago Aspas e Lucas Vazquez. Ballottaggi invece per Thiago Alcantara e Saùl: il centrocampista del Bayern Monaco si gioca una maglia da titolare con il totem Andrès Iniesta, mentre Saùl è pronto a scambiarsi con il compagno di squadra all'Atletico Madrid Koke. La terza e ultima alternativa riguarda infine la difesa a tre, soluzione che comporterebbe l'utilizzo di un 3-4-2-1, con uno tra Nacho e Bartra al fianco di Ramos e Piquè, mentre il centrocampo sarebbe ulteriormente infoltito, in attesa di capire chi schierare al centro dell'attacco. Ma al momento Lopetegui sembra orientato a confermare la difesa a quattro, con il dubbio tra Morata e Asensio da falso nueve ad animare la vigilia spagnola.