Si assegna domani, a Skopje, in Macedonia, la Supercoppa Europea, primo trofeo internazionale della stagione calcistica 2017/2018. In campo, i trionfatori dell'ultima Champions League, gli spagnoli del Real Madrid, e i vincitori dell'Europa League, gli inglesi del Manchester United. Una sfida affascinante, quella tra merengues e Red Devils, con Josè Mourinho che ritrova il suo passato (allenatore della Casa Blanca dal 2010 al 2013, con una Liga come successo di maggior prestigio).
Entrambe le squadre si presentano alla sfida di Skopje con i rispettivi organici non al completo. Da una parte ecco un Cristiano Ronaldo di ritorno, che ha appena ripreso gli allenamenti dopo l'appendice della Confederations Cup, protrattasi fino ai primi di luglio (in mezzo, il caso sulla presunta evasione fiscale che ha scosso il fuoriclasse lusitano), dall'altra la pretattica di Mou, che dovrà fare a meno di parte della sua linea difensiva titolare. Le due compagini si sono già affrontate due settimane fa, il 23 luglio scorso, nell'ambito dell'International Champions Cup. Al Levi's Stadium di Santa Clara i tempi regolamentari finirono sull'1-1, con reti di Lingard per lo United e di Casemiro (penalty) per il Real. Ai calci di rigore, successo per i Red Devils, grazie alle parate di David De Gea e agli errori di Kovacic, Theo Hernandez e dello stesso Casemiro. Domani sera Zinedine Zidane dovrebbe varare una formazione che non si discosterà molto dall'once de gala delle gare decisive dell'ultima Champions League. Keylor Navas in porta, nonostante i rumors su arrivi di altri portieri, linea difensiva a quattro, formata da Dani Carvajal, Raphael Varane, Sergio Ramos e Marcelo, centrocampo con Luka Modric, nuovo numero dieci dopo la partenza di James Rodriguez, Casemiro e Toni Kroos. In attacco gli unici dubbi di Zidane, che sta pensando al malagueno Isco come trequartista o, in alternativa, quarto di centrocampo a sinistra, mentre di punta è certo di un posto da titolare Karim Benzema. Al fianco del francese, uno tra Gareth Bale e Marco Asensio, in risalita nelle gerarchie del suo allenatore.
Più avanti nella preparazione atletica il Manchester United, che già nel prossimo week-end esordirà in Premier League (mentre la Liga prenderà il via solo il 19 e il 20 agosto). Josè Mourinho potrebbe abbandonare il suo tradizionale 4-2-3-1 per schierare una difesa a tre (o a cinque, dipende dai punti di vista): davanti a David De Gea, da anni oggetto del desiderio del presidente del Madrid Florentino Perez, spazio al nuovo acquisto svedese Victor Lindelof, proveniente dal Benfica, a Chris Smalling e all'olandese Daley Blind, con Valencia e l'azzurro Matteo Darmian pronti ad operare sulle corsie esterne. Indisponibili invece l'ivoriano Eric Bailly, l'inglese Phil Jones e l'argentino Marcos Rojo. A centrocampo potrebbe esserci subito l'esordio dal primo minuto del serbo Nemanja Matic, acquisito dal Chelsea campione d'Inghilterra, dato in ballottaggio con il belga Maroune Fellaini. Paul Pogba e il basco Ander Herrera saranno le mezze ali, mentre in avanti ecco Romelu Lukaku, altro belga, giunto in estate dall'Everton (alla fine preferito a un altro ex giocatore ex Real, quell'Alvaro Morata sedotto e poi abbandonato alla corte dei Blues di Antonio Conte). Al fianco di Lukaku, uno tra l'armeno Henrikh Mkhitaryan e il giovane Marcus Rashford. Quella di domani sarà la prima partita ufficiale senza Wayne Rooney, che ha salutato Old Trafford, per far ritorno all'Everton, dopo aver segnato 253 reti con la maglia dei Red Devils, record di ogni epoca per un giocatore dello United.