L'Atletico Madrid vince la quinta edizione dell'Audi Cup all'Allianz Arena di Monaco di Baviera. Dopo le reti di Keidi Bare nel primo tempo e di Roberto Firmino, su rigore, nel secondo, a decidere la gara contro il Liverpool è l'errore dal dischetto di capitan Henderson. Andiamo a rivivere insieme un match ricco di intensità ma povero di emozioni.

Andamento prevedibile per la prima fase di gioco: i Colchoneros non si snaturano, tengono le linee molto vicine e rombano su qualsiasi avversario si trovi in zona. Il Liverpool, dal canto suo, cerca comunque di dialogare nello stretto sfruttando la grande tecnica dei suoi interpreti: alle porte del quarto d’ora, Woodburn fa tremare tutti sfiorando il gol da cineteca, con una semirovesciata assistita dallo scavetto di Lallana che termina di poco accanto all’incrocio dei pali. Alla metà del primo tempo Brych si ritrova a sventolare già due gialli, uno a Mané per un accenno di reazione su Gimenez ed uno a Milner, che allarga il braccio contro Kranevitter.

Comunque, l’Atletico tiene meglio il campo ed attacca bene gli spazi soprattutto sulla destra, con l’indemoniato Vrsaljko che va su e giù per la fascia come una macchinetta. Il carico di preparazione atletica, però, penalizza parecchio lo spettacolo: tanti errori e qualche fallo di troppo in mezzo al campo, praticamente nullo il conto dei tiri in porta. Poco dopo la mezz’ora, però, la partita si sblocca: ennesimo lancio lungo su Vrsaljko, che innesca Correa. Il taglio verso il centro scombina i piani della difesa inglese, e quando la palla torna all’ex-terzino del Sassuolo c’è tutto lo spazio per crossare. Grande battuta, tesa, al centro: Vietto impatta, Ward salva sulla traversa, ma Keidi Bare è nel posto giusto al momento giusto ed insacca di testa. Il Liverpool prova la reazione, ma continua  a faticare tanto in fase di impostazione: all’intervallo, è 1-0 Colchoneros.

L’inizio di secondo tempo non regala nuove emozioni, nonostante  Klopp mandi dentro, tra gli altri, Matip, Firmino ed Henderson. Simeone, invece, cambia pelle ai suoi all’ora di gioco: campo per Gabi, Filipe Luis e Griezmann. All’ora di gioco è il Liverpool ad andare vicino al pari in maniera abbastanza rocambolesca, con Gimenez che svirgola il traversone di Roberson e per poco non infila il proprio portiere. Per il resto, tanti passaggi e pochissimi tiri costellano una fase della partita piena zeppa di sostituzioni. Tra gli inglesi si mettono in luce Firmino, che tira le fila della manovra, ma soprattutto Grujic e Origi, entrambi vicinissimi al colpaccio da fuori area. Il Liverpool si spinge tutto in avanti per cercare il pareggio che manderebbe la partita ai calci di rigore, ma la difesa di Simeone è abituata alla pressione e regge senza sbavature fino all’ottantunesimo: Grujic ancora, molto bene, sfonda sulla destra per poi mettere dentro la rasoiata verso Origi. Il belga controlla, Gabi lo aggancia sul piede ma (abbastanza platealmente) Origi cade in nettissimo ritardo. Brych, però, decide di premiare l’attaccante concedendo il calcio di rigore, trasformato da Roberto Firmino che spiazza in maniera secca Moya.

L’Atletico non ci sta e risponde con la specialità della casa: tre corner consecutivi uno più pericoloso dell’altro. Prima è bravissimo Ward a mettere le mani contro il mancino al volo di Griezmann, poi Savic spara alto il tentativo di tap-in in girata da pochi metri. Senza recupero, comunque, si va ai calci di rigore.

Dopo le realizzazioni di Firmino e Griezmann, Moya riesce a respingere il rigore (centrale) di Henderson. La lotteria procede con Torres, che si prende gioco del portiere calciando basso e centrale, e con le realizzazioni di Origi, Gabi e Kent. Gaitan pizzica l’incrocio dei pali, mentre Grujic corona la sua gran partita con una bella realizzazione a mezz’altezza. A chiudere la contesa, però, ci pensa Filipe Luis: mancino forte e preciso e Atletico Madird campione dell’AUDI Cup.