Ultima giornata del girone B per Macedonia e Portogallo. I balcanici sono già fuori dai giochi, mentre serve segnare quattro reti ai lusitani per ottenere lo status di migliore seconda, togliendolo alla Slovacchia. Il Portogallo riesce a mettere a segno il poker, ma subisce due gol, venendo dunque eliminata per la differenza reti. Avrebbe dovuto vincere infatti 2-5, finisce invece 2-4.
Formazione Macedonia Under 21 (4-3-3) - Siskovski; Murati, Bejtulai, Zajkov, Popzlatanov; Babuski, Bardi, Nikolov; Gjorgjev, Radeski, Angelov.
Formazione Portogallo Under 21 (4-2-3-1) - Varela; Cancela, Edgar lè, Figuereido, Rebocho; Ruben Neves, Renato Sanches; Bruma, Podence, Medeiros; Paciencia.
Serve la goleada al Portogallo per strappare alla Slovacchia lo status di migliore seconda della competizione e quindi i lusitani partono fortissimo. Sugli sviluppi di un corner, al 3', Edgar Iè stacca da solo nel cuore dell'area macedone e insacca il vantaggio (0-1). Macedonia che è già fuori e tecnicamente molto inferiore, ma che non si da per vinta. All'8' Angelov dà palla a Radeski al limite dell'area, ma il suo tiro finisce di poco a lato. Poco dopo spazio anche per Nikolov, ma Varela blocca a terra. Non trova il gol il Portogallo e Rui Jorge deve anche già effettuare un cambio. Rebocho infatti è costretto a uscire per infortunio, al suo posto entra Rodrigues. Al 22' arriva la giocata che non ti aspetti e che fa fare un passo in avanti ai lusitani: Bruma prende palla sulla destra, salta di netto il suo marcatore e con un tiro a giro batte Siskovski (0-2).
Problemi anche per la Macedonia. Si fa male Radevski e al suo posto entra Musliu. Il Portogallo si riversa in avanti alla ricerca del terzo gol. Alla mezz'ora Ruben Neves con una staffilata a incrociare costringe il portiere macedone a sfruttare tutta la propria altezza pe tuffarsi e deviare. Al 36' poi Bruma manda di un soffio a lato un gran tiro, mentre due minuti dopo Siskovski para ancora su Ruben Neves. Al 41' arriva l'inaspettato gol macedone: tiro dalla distanza dalla destra di Bardi, giocatore balcanico più tecnico, che trova una leggerissima deviazione e batte Varela (1-2). Cambia poco per il Portogallo, che ha comunque bisogno di quattro reti per qualificarsi. Ultima palla gol creata sull'asse Paciencia-Cancelo, con quest'ultimo che però manda la palla sull'esterno della rete. Finisce dunque 1-2 il primo tempo.
Il gol Macedone toglie sicurezza al Portogallo, che nel secondo tempo è più contratto. Ci vogliono una decina di minuti affinchè i lusitani tornino a rendersi pericolosi e trovano subito il gol: Medeiros temporeggia sulla destra e aspetta l'inserimento di Podence, che arriva e con una girata al volo debole, ma precisa, batte Sistovski (1-3). Due assist per Medeiros. Poco dopo Ruben Neves riceve un cross basso completamente solo in area, grazie a un velo di Paciencia, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Al 61' i balcanici provano a farsi vedere con una punizione di Bardi, bloccata da Varela. Al 64' Ruben Neves si divora il gol qualificazione, mandando di testa a lato dopo la perfetta sponda di Podence, a porta sguarnita.
Quarto gol che sembra non arrivare mai per il Portogallo. Al 71' Cancelo colpisce quasi a botta sicura in area, ma la conclusione viene ribattuta. Lusitani riversati in avanti, Milevski allora inserisce Markoski, per cercare il gol in contropiede. Il piano del ct macedone funziona: all'80' Elmas parte velocissimo in una prateria, palla per Markoski sulla destra che, tutto solo, scocca un diagonale imprendibile per Varela. Il Portogallo così vede allontanarsi la qualificazione, dato che negli ultimi dieci minuti gli servirebbero due gol. Al 90' Bruma prova a tenere accese le speranze lusitane, segnando approfittando di un velo involontario di Horta in area (2-4). Subito dopo però Diogo Jota effettua un contrasto che secondo l'arbitro è talmente duro da estrarre il cartellino rosso. Scelta del direttore di gara abbastanza inspiegabile. Nell'ultima occasione il cross al centro viene mandato dal Portogallo di testa fuori. Finisce dunque 2-4, Portogallo eliminato.