Come si poteva facilmente preventivare, la particolare formula di questo Europeo Under 21 ha spinto molte squadre al limite dell'eliminazione dopo una sola partita: tra queste ci sono Serbia e Macedonia, uscite sconfitte dalla prima giornata del girone B e costrette necessariamente a vincere questo secondo match per poter sperare ancora nella qualificazione.
Come si arriva al match. I serbi hanno giocato un'ottima partita contro il Portogallo, mancando però più volte il guizzo sotto porta e risultando meno cinici dei lusitani, che con Gonçalo Guedes e Bruno Fernandes hanno fissato il risultato sul 2-0. Se però la squadra di Lalatovic si avvia al prossimo match consapevole di aver offerto una buona prestazione e di aver dimostrato di potersi giocare la qualificazione fino alla fine, grazie a talenti come Djurdjevic, Zivkovic e Grujic, lo stesso non si può dire della Macedonia, letteralmente sbriciolata dalle furie rosse di Asensio e Deulofeu: il 5-0 della prima partita costringe gli uomini di Milevski non solo a cercare obbligatoriamente i 3 punti contro i cugini serbi, ma anche a ottenere il miglior risultato possibile per rimettere in sesto una differenza reti che potrebbe rivelarsi decisiva ai fini della qualificazione.
La situazione del girone. La classifica parla chiaro: Spagna e Portogallo sono in testa a 3 punti, con una differenza reti di rispettivamente +5 e +2, mentre Serbia e Macedonia sono a 0. Il torneo prevede che soltanto la vincitrice del girone si qualifichi alle semifinali, oltre alla migliore seconda dei tre gironi, questo vuol dire che nessun risultato al di fuori della vittoria potrà tenere in vita una di queste due nazionali prima dell'ultima giornata. Se una delle due dovesse riuscire a vincere potrebbe continuare a sperare nel passaggio del turno, dovendo comunque vincere l'ultima partita e sperare che le seconde degli altri gironi abbiano fatto peggio, sia come punteggio che come differenza reti.
Le formazioni. Come detto, la Serbia si affida ai suoi gioielli, con Lalatovic che cambia modulo - si dovrebbe passare dal 4-4-2 dell'esordio al 4-3-3 - ma non cambia gli interpreti, con Zivkovic spostato in attacco insieme a Djudjevic e Cavric e con Maksimovic ad impostare nel centrocampo a tre. Per la Macedonia invece qualcosa dovrà evidentemente cambiare, anche se Milevski non sembra intenzionato a stravolgere più di tanto gli equilibri di una squadra trovatasi davanti uno schiacciasassi, e che quindi non ha nemmeno potuto dimostrare più di tanto: in difesa Murati dovrebbe giocare al posto di Bejtulai, mentre sulla trequarti toccherà a Gjorgjev al posto di Markoski nel solito 4-2-3-1.
Serbia (4-3-3) - Milinkovic; Gajic, Jovanovic, Veljkovic, Antonov; Grujic, Maksimovic, Gacinovic; Zivkovic, Djurdjevic, Cavric. All: Lalatovic.
Macedonia (4-2-3-1) - Aleksovski; Murati, Zajkov, Velkoski, Demiri; Nikolov, Bardi; Radeski, Babunski, Gjorgjev; Angelov