Gigi Di Biagio e la sua Italia possono sorridere. Ieri sera è arrivata una preziosissima vittoria contro la Danimarca, grazie alle marcature di Pellegrini e Petagna. Una risposta alla Germania, che si era imposta per 2-0 contro la Repubblica Ceca. Il centrocampista del Sassuolo è stato autore di un gran goal in rovesciata, molto bravo a coordinarsi e a piazzare la palla lì dove l'estremo difensore danese ha potuto solamente ammirare e applaudire. A chiudere i conti è stato Petagna, puntuale e rapace a farsi trovare pronto e spizzare con il piede una palla proveniente dall'ottimo traversone di Chiesa. E' stata una vittoria importante perchè ci consente di guardare con più ottimismo verso la qualificazione alle semifinali e ci purifica da tutte le pressioni che avevamo addosso.

ANALISI TATTICA

Tuttavia, però, Di Biagio dovrà cercare di correggere qualche dettaglio utile per migliorare il gioco collettivo della squadra. Ieri non abbiamo disputato un grande primo tempo e spesso siamo stati in grande difficoltà nell'impostare la manovra. C'era qualcosa che non andava nell'ingranaggio, probabilmente dovuto all'emozione dell'esordio o alla buona trama tecnico-tattica impostata dai danesi. La difesa si è comportata in maniera egregia, in particolare la coppia di esterni composta da Conti e Barreca. Il terzino dell'Atalanta si conferma un gran corridore e lo ha dimostrato con l'ennesima grande prestazione stagionale. Difende con precisione e attenzione, si sovrappone in avanti per dar supporto alle ali in modo da spalancare dei varchi utili per i loro piedi educati. Il dettaglio che fa la differenza? Opportunista, riesce sempre a farsi trovare quando si tratta di attaccare o raccogliere qualche pallone vagante da insaccare. Insomma, è lui uno dei punti di forza della nostra retroguardia così come lo è Barreca, altro profilo che ha mostrato un buonissimo feeling con corsa e intelligenza tattica. Superbe le prestazioni anche da parte del tandem Rugani-Caldara, sicuri e insuperabili in ogni situazione. Abbiamo in mano due centrali di caratura internazionale.

A centrocampo fila tutto liscio, ma bisogna fare qualche considerazione sulla posizione di Gagliardini. Nel primo tempo non ha brillato ed è apparso lento in quella zona del campo. L'interista si esprime al meglio nel ruolo di mezzala, ma nel nostro centrocampo non esiste un vero e proprio "mastino" in grado di fungere da pilastro davanti alla difesa. Gli unici che potrebbero starci bene lì in mezzo sono Locatelli e Cataldi, ma questo significherebbe lasciare in panchina uno tra Pellegrini e Benassi. E' impossibile rinunciare a uno dei due perchè sono di vitale importanza per la nostra mediana: tecnica, qualità, quantità e tanta corsa ci hanno consentito di vincere la partita anche in questo settore del campo. Pellegrini, oltre al bellissimo goal, si è confermato uno dei migliori interpreti grazie ai tempi d'inserimento abbinati a una interessante personalità nell'orchestrare la manovra.

Il tridente d'attacco ha funzionato, ma da quegli uomini ci si deve aspettare sempre qualcosa di più. L'unico a non brillare è stato Berardi, sostituito al 67' da un pimpante Federico Chiesa che ha praticamente spaccato la partita. L'esterno del Sassuolo non ha disputato una grande gara, e per questo Di Biagio lo ha sostituito ottenendo sin da subito degli ottimi risultati. Il figlio d'arte di Enrico è entrato in campo e ha iniziato a dare spettacolo in poco più di 20 minuti. Ha fatto valere la propria freschezza scattando continuamente, facendo ammonire il diretto avversario e servendo a Petagna la palla del definitivo 2-0. Devastante il suo ingresso, questa potrebbe rivelarsi una soluzione micidiale per le prossime partite. Solito lavoro svolto da Petagna, tenuto a fare reparto da solo e a fiancheggiare con gli armadi danesi. Tutto ciò ha comportato un dispendio di energie incredibile e a farne le spese è stata la freddezza sottoporta. Nel finale, però, è riuscito a ricaricarsi e a centrare il goal. Di Biagio e la squadra non possono fare a meno di lui: non sarà un centravanti da 15-20 goal, ma garantisce un lavoro indispensabile per la manovra offensiva. Prestazione in parte positiva di Bernardeschi: ha iniziato largo a sinistra senza esporre il suo talento cristallino, ma nella ripresa si è vivacizzato passando a destra per rientrare con il sinistro. Buona la sua prova, ma poteva fare sicuramente di più. Probabilmente è l'attacco il reparto da rivedere. E' impensabile che una squadra come la nostra non riesca a far esprime al meglio quel meraviglioso terzetto.