Termina qui l'avventura dell'Italia U20 di Chicco Evani. I nostri ragazzi cadono 3-1 contro l'Inghilterra, anche per via di un evidente calo fisico che ha condizionato la seconda frazione di gioco. Solanke e Lookman i giustizieri. Sfida all'Uruguay per il terzo e quarto posto.
LE SCELTE:
Evani non ha a disposizione lo squalificato Pezzella e lancia dal 1' minuto Federico Dimarco. In mediana torna Mandragora, per il resto è tutto confermato. Gli inglesi, invece, mantengono il 4-2-3-1 con una trequarti ricca di talento composta da Dowell, Solanke e Lookman. In mediana occhio all'interessante Cook del Bournemouth.
PRIMO TEMPO:
L'Inghilterra parte decisa, con l'Italia che lascia il pallino del gioco in mano agli avversari. Dopo soli 2 minuti di gioco, però, arriva la doccia fredda che gela i ragazzi di Simpson. Il solito e straordinario Riccardo Orsolini ci porta in vantaggio dopo l'ottimo lavoro da parte di Favilli che lavora con il corpo e serve il suo compagno di squadra per un sinistro potente e preciso che non ha lasciato scampo all'estremo difensore avversario. Vantaggio prezioso, bravo anche Mandragora a battere di prima intenzione un calcio di punizione creando, di fatto, l'occasione gol. I nostri ragazzi tengono bene il campo e riescono a ripartire in diverse occasioni, ma l'Inghilterra prova a reagire, anche se con poca qualità e convinzione. Al 15' minuto arriva la prima occasione targata Dowell, con il fantasista dell'Everton che colpisce male un pallone proveniente dagli educatissimi piedi di Lookman. Palla alta di poco, ma un piccolo rimprovero anche a Zaccagno e Dimarco, disattenti nel non parlarsi tra di loro. Con il passare del tempo, gli inglesi iniziano a costruire gioco, senza però trovare il goal del pareggio. Non vi sono state clamorose occasioni da segnalare, eccetto un grande intervento di Zaccagno sul talentuso Solanke, bravo a liberarsi e a lasciar partire un destro perfettamente respinto dal nostro portiere. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-0 e, fin'ora, tutto scorre bene anche sotto l'aspetto della tenuta fisica. Il vantaggio iniziale è stato importante in tal proposito per riuscire a tenere a bada gli attacchi offensivi avversari. Nella ripresa bisogna chiudere i giochi e mantenere la lucidità mostrata nei primi 45 minuti.
SECONDO TEMPO:
Si riparte con l'Inghilterra in avanti: al 52' grande giocata di Solanke che mette insieme tecnica e velocità per arrivare al limite dell'area di rigore. Conclusione di poco alta sopra la traversa. L'Italia subisce l'aggressività inglesi abbassandosi e lasciando molti spazi agli avversari, soprattutto a Ojo molto pericoloso così come Kenny, con quest'ultimo autore autore di un destro dal limite che sfiora il palo. Al 58' arriva un'altra conclusione di Ojo che questa volta accarezza il palo esterno, dando ragione a Simpson che lo ha buttato nella mischia. Poco dopo è sempre l'attaccante del Liverpool a sfiorare il goal, ma Zaccagno respinge con il piede. L'Italia soffre molto, si schiaccia in dieci dietro la linea della palla con Favilli isolato in attacco. Questo abbassamento lascia spazio a una fresca Inghilterra con uno scatenato Ojo nel motore. Il pareggio è inevitabile e meritato dall'Inghilterra che va in goal con Solanke, bravo e fortunato ad approfittare di una mischia in area di rigore. Passano i minuti, ma non cambia la dinamica della partita, gli inglesi spadroneggiano e sono letali nel trovare il goal del sorpasso firmato da Lookman che approfitta in area di un palla vagante dopo un duello aereo per insaccare. Il tecnico inglese sta vincendo la partita con i suoi meravigliosi esterni, ma complice è anche un brutto secondo tempo da parte degli Azzurri. Nel finale la squadra di Evani subisce anche il terzo goal che chiude definitivamente i giochi. Ad andare a segno è sempre Solanke, autore di una conclusione dalla distanza che sorprende Zaccagno. Italia letteralmente annientata nella ripresa, fisicamente e tecnicamente la differenza è stata notevole.