Italia, Ventura: "Si è riacceso l'amore per la Nazionale da Conte in poi"

Il CT racconta la sua avventura sulla panchina azzurra fino a questo momento

Italia, Ventura: "Si è riacceso l'amore per la Nazionale da Conte in poi"
Giampiero Ventura, zimbio.com
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Di Francesco Nasato

Il suo arrivo dopo Conte aveva forse suscitato qualche scetticismo, ma il lavoro di Giampiero Ventura sulla panchina della Nazionale non può essere sminuito per i risultati che ha portato fino a questo momento. Primo posto nel girone di qualificazione a Russia 2018, con la prospettiva di giocarsi la qualificazione diretta contro la Spagna a settembre, ma soprattutto un rapporto diverso con i club, più morbidi nei confronti dei colori Azzurri. In più, i tifosi che sembra si siano riavvicinati alla Nazionale.

I meriti di quest'ultimo fatto, però, vanno soprattutto ad Antonio Conte, come spiega Ventura nel corso di un' intervista al Corriere dello Sport: "Ho percepito un ritorno dell'amore. Conte con l'Europeo ha riacceso la fiammella. Anche se comunque all'Europeo siamo usciti ai quarti con una squadra avanti con l'età. Al mio arrivo la situazione non era facile. Dovevo fare delle scelte e le ho fatte, incontrando molto i club per far capire loro quali fossero i vantaggi di mettere giovani in condizione di poter essere velocemente importanti e quindi determinanti per la Nazionale. Ho trovato grande disponibilità da parte di presidenti e allenatori. Ho iniziato con gli stage con l'obiettivo di innovare la rosa. Oggi ci sono molti giovani di prospettiva: alcuni chiaramente ancora non sono pronti ma hanno grosse potenzialità. Abbiamo fatto  un ricambio generazionale: nel  giro di otto mesi almeno venti giocatori sotto i 23,24 anni si sono avvicinati alla Nazionale e molti hanno esordito. Abbiamo centrato il primo tassello della strategia: far crescere una nuova generazione di giocatori italiani."

Giampiero Ventura, zimbio.com
Giampiero Ventura, zimbio.com

Un obiettivo non da poco per un movimento calcistico che spesso è stato definito, non senza ragioni, vecchio e poco coraggioso. Ora anche con i giovani si deve tentare l'assalto alla qualificazione senza playoff al prossimo Mondiale di Russia: "In otto mesi ci siamo guadagnati il primo posto in classifica insieme alla Spagna. Anche nel ranking siamo saliti al dodicesimo posto e, dopo l'Uruguay, spero che torneremo tra le prime dieci del mondo ed essere testa di serie. Il vero successo fino ad adesso è quello che siamo riusciti a dare ai giocatori, il clima che abbiamo creato. C'è grande entusiasmo nei ragazzi che vengono per gli allenamenti, c'è un senso di appartenenza, tutti credono che attraverso le buone prestazioni ci sia la possibilità di arrivare in Nazionale. E'questo quello che ha percepito la gente. L'entusiasmo ritrovato mostra che la gente ha capito cosa stiamo cercando di fare. La qualificazione è molto dura, dato che l'avversario è molto forte. Ma se ci  arriviamo possiamo essere la sorpresa del Mondiale. Sono convinto che il lavoro che stiamo facendo potrà essere fondamentale per essere tra le favorite ai prossimi Europei e Mondiali."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni