Zinedine Zidane scruta l'orizzonte. Tutto scorre, nella capitale. Rientri importanti al tramonto, una rosa al completo. Sedute intense, alle spalle la sbornia post Malaga. La festa per il titolo è dolce ricordo ma l'attenzione è ora per il sabato di Cardiff. Confermarsi campioni, rinsaldare la dittatura europea. La Juventus tra il Real e la Champions, Allegri tra Zidane e la leggenda. 

Dopo la polemica affermazione sul Bayern, la conferma di una supremazia interna con l'Atletico, qualificazione in ghiaccio al Bernabeu, attimi di paura al Calderon, prima del ritorno blanco. Bale, Carvajal, Pepe, il Madrid si proietta verso i 90 minuti di inferno e gloria con certezze ed interrogativi. La sicurezza di poter affrontare con un'arsenale illimitato la partita dell'anno, il dubbio di dover rinunciare a più di un fuoriclasse. L'undici di Galles è sostanzialmente definito, aleggia però l'ombra di Bale, protetto del presidentissimo. Florentino sponsorizza da sempre il gallese, in stagione limitato da diversi problemi fisici. Il problema, malcelato, è d'equilibrio. Con Bale, di certo non al meglio fisicamente dopo il lungo stop, il Madrid fatica a mantenere una natura di squadra, una solidità necessaria in un appuntamento da tutto o niente. Viceversa, quando è Isco ad accarezzare il verde del rettangolo di gioco, la compagine si trasforma. Parte da posizione più centrale, in una sorta di 4-3-1-2 in cui Ronaldo è più seconda punta che ala. Punto d'appoggio per la mediana e perfetto rifinitore per i due finalizzatori, Ronaldo appunto e Benzema. La logica, quindi, proietta i riflettori su Isco, a lungo nel dimenticatoio e fondamentale nei mesi caldi di stagione, ma persiste l'ombra di Bale, gallese che a Cardiff reclama spazio e minuti, in virtù di milioni e considerazioni presidenziali. Il partente James è al massimo carta da snocciolare a partita in corso, non certo in grado di influenzare l'undici di partenza.

La mediana è invece definita. Zidane può disporre di uno straordinario palleggiatore come Modric e di un centrocampista completo come Kroos, in grado di sviluppare il gioco, dando ordine, e di inserirsi per concludere a rete. Nel mezzo, poi, Casemiro, l'elemento meno scintillante della ricca collezione, ma uno dei più importanti, per fisico e caratteristiche. Il castello del Madrid ha nel brasiliano la sua base, è l'elemento, Casemiro, che sbroglia diversi problemi, riducendo i compiti dei quattro di difesa. 

A protezione di Navas, Ramos e Varane, con il tecnico francese che ritrova anche la prima alternativa, Pepe, all'ultima, probabilmente, con la maglia del Real. Fondamentale, infine, il recupero di Carvajal. La spinta dello spagnolo a destra - in queste settimane Danilo a coprire la falla - è decisiva nell'economia del gioco del Madrid, una spina in più per Allegri. Duelli individuali e prospettive di squadra, Juventus - Real.