In mezzo alle prime voci di mercato e alla finale di Champions League, Giampiero Ventura continua a lavorare con i giocatori chiamati per il quarto stage della Nazionale, in vista dei prossimi test amichevoli che gli Azzurri affronteranno prima della gara da dentro o fuori per Russia 2018 contro la Spagna a settembre. Il primo avversario sarà San Marino, occasione per vedere in campo molti ragazzi a cui il CT ha voluto far assaggiare il clima di Coverciano e della Nazionale maggiore. Un percorso che dovrà portare in alto questa Italia nel medio periodo.

Questa è l'intenzione del clan Azzurro, come spiega Ventura in conferenza stampa: "Il nostro obiettivo più importante in questo momento è trasformare il lavoro fatto quest'anno e fare delle verifiche. Vogliamo dare l'opportunità a ognuno di questi ragazzi di avere le chiavi per entrare tramite la porta principale. Questa Nazionale in futuro sarà una delle squadre da battere. Queste gare servono per testate i ragazzi, domani il problema non sarà se vinceremo ma come vinceremo." Un solo indizio di formazione da parte del CT: "Dico Scuffet, poi gli altri li scoprirete." Parole poi per Pellegrini e Montolivo, convocati per motivi diversi fra di loro: "Abbiamo deciso di portare Pellegrini perché Gagliardini già conosce l'ambiente e i big. Non c'è un motivo tecnico alla base di questa scelta. Montolivo? E' un professionista assolutamente serio e per la Nazionale ha lasciato due gambe: ho visto la gara a Bergamo ed è stato tra i migliori in campo e mi sentivo in dovere di dare a Montolivo la possibilità di rivivere l'esperienza Italia."

La Nazionale a Coverciano, zimbio.com
La Nazionale a Coverciano, zimbio.com

Si inizia a pensare anche a possibili scelte da concordare con la Federazione in vista dei Mondiali del prossimo anno: "Se ci sono cose che chiederò non le dirò pubblicamente. Però faccio una riflessione: in Germania nell'anno del Mondiale iniziano il campionato ai primi di agosto, non lasciano nulla al caso. In Italia non si può fare, ne prendiamo atto, ma dobbiamo sapere che altrove lavorano in questa direzione. Riguardo alla prima domanda è il campo che lo dice. Se ci sono ragazzi di 19-20 anni metto in preventivo che possono fare cose più o meno buone. Ma a parlare è sempre il campo: l'80% dei giocatori che sono qui è per il 60% in grado di entrare nella Nazionale A, ma c'è bisogno di tempo." Ultimo passaggio sul clima che si respira intorno a questa Nazionale: "Al di là dei calciatori mi piace l'entusiasmo della gente, si stanno convincendo che è possibile attraverso questo percorso avere grande senso di appartenenza. In conclusione, voglio fare i complimenti all'Under 20 che è arrivata agli ottavi."