Una sconfitta indolore, per il Real Madrid, battuto 2-1 dall'Atletico Madrid ma comunque in finale grazie all'ottimo 3-0 della semifinale di andata di questa giornata di Champions League. Subito sotto dopo nemmeno venti minuti di gioco, i blancos non si sono persi d'animo, accorciando le distanze e tenendo il prezioso passivo fino al triplice fischio, noncuranti del temporale che quasi per ironia della sorte s'è abbattuto sul Vicente Calderon. Poco dopo i primi festeggiamenti, visibilmente soddisfatto Zinedine Zidane, che ha sottolineato il fascino derivante dalla sfida contro la Juventus, altra finalista del torneo europeo: "Io sono diventato un uomo alla Juve, - ha detto ai microfoni di Premium - è una grande società. Affrontarli in finale è speciale, perché sono juventino nel cuore. Sarà una bella finale, abbiamo fatto la stessa strada, meritando tutte e due la finale".

Passaggio obbligato, poi, sulla prestazione dei suoi ragazzi, autori di una gara importante e molto positiva soprattutto sotto il profilo mentale: "Ho una squadra fatta di giocatori forti. Quello che è stato fatto è merito loro. Siamo contenti di essere di nuovo in finale". Sul nominare la possibile sfavorita, non si sbilancia il tecnico degli spagnoli, confermando un'esperienza oratoria nonostante la poca, seppur importante, esperienza sulla panchina: "Ora c'è tempo per preparare la finale, noi domenica abbiamo già una partita importante per il campionato. Non siamo i favoriti, con questa Juve è difficile fare gol. E non hanno solo la difesa: anche offensivamente hanno grandi giocatori".