Un Luis Enrique rassegnato, quasi calmo, quello intervistato in esclusiva a Premium Sport. Dopo lo 0-0 casalingo, che ha di fatto estromesso il suo Barcellona dalla corsa verso la finale, l'allenatore ex Roma ha analizzato la sfida, sottolineando l'atteggiamento dei suoi ragazzi: "Questo è il calcio - ha affermato sornione il tecnico - abbiamo pensato a fare una partita di questo livello, giocando d’attacco, in velocità e tirando tanto in porta, ma ci è mancata la lucidità negli ultimi metri, credo si sia vista una bella partita, con due grandi squadre. Complimenti alla Juve.”
Passaggio obbligato, inoltre, sulle lacrime di Neymar, uscito sconvolto dopo una gara che lo ha visto, inutilmente, in evidenza: "Quando uno non si arrende fino all’ultimo minuto e vede i tifosi fare il tifo fino alla fine, è un segnale che questa è una grande squadra che prova a vincere sempre. È un grande onore fare parte di questa società.”
Tanti complimenti, di rito ma comunque sentiti, per la Juventus, meritevole della semifinale sia per i giocatori che per Massimiliano Allegri, autore di un vero e proprio capolavoro tattico: “Ha un grandissimo allenatore, ha dei grandi campioni in campo, oggi ha fatto una bella gara e penso abbiano tutte le possibilità di vincere, ma ci sono altre squadre che pensano lo stesso”. Ultimo, brevissimo spunto, infine, su un presunto malumore nato dopo la sua affermazione in merito ad un futuro lontano da Barcellona: "Sono solo cavolate. La rosa non si è sfaldata per questo, oggi abbiamo perso perché abbiamo sbagliato qualcosa".