Una finale anticipata. Assunto piuttosto ovvio, tremendamente reale. Il Real, in affanno ma vincente, si presenta a Monaco di Baviera per tendere la mano a un passato glorioso. Sulla panchina del Bayern siede Carlo Ancelotti, chiamato a gran voce dalla Germania del pallone per ricondurre Ribery e compagni sul tetto d'Europa. Incrocio stellare quindi, con alcune assenze di rilievo. Andiamo ad analizzare le scelte dei due allenatori, fondamentali nell'economia del doppio confronto.
Bayern Monaco
Ancelotti non può disporre, nel comparto arretrato, di Hummels, Boateng e Martinez a protezione di Neuer. Esterni bassi Lahm e Alaba. Rivoluzione d'attacco, Lewandowski non recupera e non è nemmeno in panchina. Xabi Alonso l'uomo di pensiero, Muller da 9, con Ribery e Robben frecce all'arco teutonico.
Real Madrid
Problemi difensivi per Zidane. Senza Pepe e Varane, tocca a Nacho al centro. Casemiro è il pivot basso in mediana, con Modric e Kroos a garantire qualità. Bale e Ronaldo affiancano Benzema nel settore d'attacco. Panchina per Morata, Isco e James.