Sono arrivate ai microfoni di Mediaset Premium, a caldo, le parole di Gianluigi Buffon. Il portierone della Juventus ha parlato subito dopo la grande vittoria per 3-0 nell'andata dei quarti di finale di Champions League contro il Barcellona, in cui ha inciso con un paio di parate fondamentali per mantenere la porta inviolata.

Le prime parole sono proprio riguardo ai suoi interventi, alla fiducia dei compagni ed al clima della partita: "Ho la fortuna di potermi avvalere della classe dei miei compagni, anch’io devo dimostrare di valere ancora quei livelli e questa squadra È stata una parata importante per il momento, importante e difficile. È una questione di millesimi di secondo. Come dico sempre, se ho l’ambizione di poter essere considerato un portiere di spessore devo fare queste cose".

La testa, però, vola già avanti di otto giorni, quando il teatro della gara di ritorno sarà il Camp Nou. Il Barça deve tentare l'impresa, operazione a cui non è nuova, ma il portiere della nazionale non esprime timore, quanto prudenza: "Lo sguardo sul ritorno è positivo, abbiamo interpretato bene la gara, il risultato non è stato casuale, il che significa che ci siamo, che non abbiamo avuto alcun tipo di timore reverenziale, abbiamo fatto la nostra gara mettendo in campo le nostre qualità. Credo che la partita tra Barcellona e il Psg ci debba fare essere ancora molto cauti. Siamo soddisfatti, ma dobbiamo ancora passare il turno."

Qualche battuta anche sulla prestazione di stasera, che ha visto la Juventus fare una gara d'attacco (ispirata anche dai giocatori scelti da Allegri, con quattro attaccanti di ruolo e due terzini offensivi), dimostrando a tutti gli effetti di essere diventata una grande d'Europa, come sottolinea Buffon. "Ora diamo più del tu alla palla e a certi ambiti in cui si gioca, prima a volte rimanevamo un po’ a disagio al cospetto di certi teatri. Loro a livello di rabbia qualcosa in meno hanno, se il Barcellona vuole vince ogni tipo di trofeo. Meno male nello sport non c’è solo la tecnica a fare la differenza". 

Infine, l'elogio a cuore aperto di Paulo Dybala, vero mattatore della serata e stella che ha trovato alla Juventus l'ambiente ideale per far esplodere tutto il suo talento cristallino: "Paulo ha fatto una crescita esponenziale in questi due anni, sta trovando la consacrazione. Quando si parla di grandi giocatori, per me Dybala sta tranquillamente nei primi cinque del mondo e non sfigura nemmeno tra i primi tre. Le cose bisogna dimostrarle su questi palcoscenici, quando riesce a fare anche questo, è un ulteriore convincimento".

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.